Un’escalation di piccoli e grandi gesti incivili – e spesso criminali – che suscitano non poca preoccupazione. E non si tratterebbe solo di giovani, ma di un fenomeno esteso a tutte le età.
Il bollettino quotidiano di San Gavino Monreale: un tempo era limitato al contagio da Covid, ma ultimamente su Facebook si fa la conta di quante persone “denunciano” piccoli e grandi atti di delinquenza.
Si parte dal furto di vasi di fiori dalle aiuole private o dai davanzali delle finestre, come denunciato stamattina da Marco Pusceddu: “San Gavino, zona rossa: uscite consentite solo per necessità e urgenza , compresa quella di rubare due vaschette di ciclamini del valore complessivo di forse dieci euro”.
Scorrendo tra i commenti, non si tratta di certo di un caso isolato: un mese fa fece rumore il furto di fiori nella sede della Pro Loco in Piazza Resistenza, e le cronache quotidiane ci riportano agli ancora più meschini furti di fiori dalle tombe in cimitero.
Ma i problemi segnalati dai nostri lettori, purtroppo, non finiscono qui. Atti vandalici e danneggiamenti inspiegabili sono all’ordine del giorno. Come quello denunciato da Andrea Loddo, che una mattina di qualche settimana fa si è ritrovato il lunotto dell’auto sfondato.
Alcuni balordi, la notte prima, hanno preso utilizzato la sua Fiat 500 come bersaglio, usando come proiettili dei pesanti barattoli di vetro (raccattati dai mastelli per la differenziata, di notte alla mercé di chiunque). Le telecamere a bordo dell’auto, oltre alle videocamere di sorveglianza della zona mercato, sono al vaglio degli inquirenti.
“La cattiveria gratuita, il vandalismo, l’ignoranza – si sfoga Andrea – non sono in nessun modo tollerabili e giustificabili, oltre al danno economico notevole che ci avete creato, il gesto è quello che fa veramente capire la povertà d’animo di certi personaggi. Nella sfortuna siamo stati aiutati dai vari filmati che vi inchiodano, quindi state pure sereni che presto qualcuno pretenderà delle spiegazioni”.
Molte lamentele anche per i danni alle facciate delle case, deturpate con scarabocchi e scritte con la vernice spray. Capita di trovare scritte anche sui gradini delle abitazioni e delle attività commerciali, con totale spregio della fatica altrui e delle regole di civile convivenza.
Questi sono solo alcuni degli ultimi episodi accaduti in pochi mesi. Ce ne sono tantissimi altri, che spesso non vengono raccontati sui social (il luogo deputato per le denunce è la caserma dei Carabinieri) ma il cui racconto arriva comunque alla nostra redazione.
Un problema momentaneo o radicato? Emulazione oppure segno di un degrado sociale irreversibile? Disagio che si esprime attraverso gesti autolesionisti oppure semplice noia? Qualunque sia la causa, diventa sempre più difficile tollerare simili comportamenti e convivere con chi non ha rispetto del lavoro e dei sacrifici altrui.