“Come apprendiamo quotidianamente dalla stampa, dalle tv e dal web l’emergenza sanitaria è sempre alta e siamo in tanti ad aspettare di essere chiamati per effettuare la nostra dose di vaccino, per ora l’unica arma a disposizione per affrontare la pandemia da Covid-19 che da oltre un anno ci affligge“, è quanto si legge nella nota stampa di Thalassa Azione Onlus APS, che fa il punto della situazione sulla vaccinazione dei pazienti affetti da emoglobinopatie nel territorio regionale.
“In questi mesi la gestione e le procedure della vaccinazione in Sardegna stanno andando molto a rilento e, anche comprendendo le difficoltà legate alla situazione contingente, non si può non tenere conto dell’ordinanza n. 6 del 9 aprile 2021 firmata dal Commissario per l’emergenza Covid-19 – Francesco Paolo Figliuolo – che, in linea con il Piano nazionale del Ministero della Salute approvato con decreto 12 marzo 2021, dispone un ordine chiaro di priorità ai fini della vaccinazione che coinvolge le persone con disabilità ed elevata fragilità
“. Thalassa Azione rappresenta i pazienti con emoglobinopatie che necessitano di frequenti controlli clinici e cure salvavita e che, per questo motivo, si recano periodicamente negli ospedali di riferimento esponendosi ad una continua situazione di rischio.“Inoltre, è più di un anno che le persone con disabilità vivono una condizione di isolamento sociale più forte rispetto alla popolazione priva di patologie e attendono ormai da mesi di sottoporsi alla terapia vaccinale anti-Covid per proteggere se stessi e le persone accanto a loro. Per questo motivo la nostra Associazione chiede all’Assessorato alla Salute della Regione Sardegna e a chi di dovere, che si rispetti tale priorità e ci si occupi di vaccinare tutti i pazienti con emoglobinopatie seguiti presso i centri di cura sardi, come indicato nella suddetta ordinanza – si legge nel comunicato stampa dell’associazione – la condizione che si presenta oggi, in base alle informazioni che ci arrivano dai vari territori regionali, evidenzia una situazione a macchia di leopardo con enormi difformità rispetto alle procedure di contatto e di somministrazione del vaccino. Abbiamo infatti alcuni centri di cura, afferenti ad ASSL diverse, come quelli di Lanusei, Olbia e Alghero in cui le procedure di vaccinazione sono state concluse; ci sono invece strutture come il centro trasfusionale e la Pediatria di Sassari, la SSD Talassemia dell’Ospedale Microcitemico A. Cao di Cagliari e il centro di Nuoro in cui la vaccinazione sta procedendo con una certa regolarità; nel centro di Oristano invece si procede un po’ a singhiozzo: si è cominciato a somministrare le prime dosi ad alcuni pazienti ma in questo momento sembra essersi fermato tutto; poi ci sono centri come San Gavino Monreale e Carbonia in cui non si è ancora provveduto a vaccinare nessun paziente“.
“I primi di marzo abbiamo inviato una comunicazione alle varie ASSL di competenza e ai responsabili delle varie Conferenze territoriali dei servizi sanitari ma, non ottenendo nessuna risposta rispetto alle nostre richieste, abbiamo atteso che la situazione migliorasse. Sebbene in alcuni territori la vaccinazione sia iniziata e continui a procedere, ci sono ancora troppi pazienti in attesa di essere immunizzati – conclude così la nota stampa – con questo appello ci auguriamo che l’Assessorato alla Salute della Regione Sardegna e le ASSL di competenza prendano coscienza della situazione e si impegnino per fare in modo che tutti i pazienti con emoglobinopatie possano finalmente essere sottoposti alla tanto agognata e necessaria vaccinazione“.