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Caritas diocesana, tutto pronto per il ciclo di incontri “10 storie”

Tutto pronto per il ciclo di incontri intitolato “10 storie”, promosso dalla Caritas diocesana di Ales Terralba e finanziato da Caritas Italiana con i fondi 8xmille. L’iniziativa è inserita nel più ampio progetto “Duc in Altum” – Abbi cura di lui – e comprende dieci appuntamenti ideati per raccontare altrettante storie di persone che hanno coltivato passioni e inseguito sogni con impegno e dedizione.

Un salottino confortevole accoglierà in ogni puntata un nuovo ospite che si racconterà e dialogherà con alcuni studenti degli istituti superiori del territorio, presenti nel salone del Centro Pastorale di San Gavino dal quale saranno trasmessi i video. I ragazzi potranno porre delle domande all’ospite e il pubblico da casa potrà scrivere messaggi nella pagina Facebook della Caritas di Ales- Terralba.

«Le prime cinque storie saranno trasmesse il venerdì per 5 settimane, in diretta streaming attraverso il canale YouTube “Diocesi di Ales-Terralba” e nella pagina Facebook “Caritas diocesana Ales-Terralba”, a partire dal 9 aprile alle ore 18. Alla diretta parteciperanno, come detto, alcuni studenti che rappresenteranno gli istituti superiori presenti nel territorio diocesano, mentre tutti gli altri potranno interagire tramite i social durante la diretta

» spiega il direttore don Marco Statzu. «I cinque ospiti già annunciati tramite i canali social sono conosciuti nel territorio. Stiamo parlando di Matteo Marrocu, imprenditore e presidente della Società Calcistica Villacidrese; Benito Urgu, attore, cantante e comico; Claudia Aru, musicista e vocal coach; Giuditta Sireus, manager culturale; Marco Pala, esperto in cooperazione internazionale. L’équipe che sta lavorando da mesi alla realizzazione dell’evento “10 Storie” (che proseguirà con la seconda parte in autunno), sta ricevendo un grande supporto dalle istituzioni scolastiche, formative e dalle associazioni giovanili. Crediamo utile proporre alcuni importanti messaggi attraverso la narrazione di storie di vita: del resto anche la Parola di Dio usa questo metodo per raccontarci l’azione di Dio nella storia umana».

Ogni incontro offrirà una prospettiva nuova dalla quale osservare le interessanti esperienze degli ospiti provenienti da campi diversi: dalla gestione di impresa alla televisione, dalla musica agli eventi, dalla cultura al volontariato internazionale. I protagonisti di ogni serata, in un percorso emozionale, offriranno la loro testimonianza mettendo in evidenza scelte, sacrifici, risultati raggiunti e nuovi traguardi attesi, fornendo ai ragazzi spunti di riflessione sulla vita vissuta con coraggio e determinazione.

L’iniziativa è pensata per i giovani e realizzata in collaborazione con i giovani attraverso strumenti comunicativi efficaci come la diretta (su YouTube e Facebook) e i social per raggiungere un vasto pubblico di ragazzi e non ai tempi della pandemia. Un contributo di idee e una ventata di novità arriva proprio dall’équipe che realizza gli incontri, composta anche da giovanissimi: Davide Curreli coordinatore, Daniele Saba (videomaker), Alberto Ibba (presentatore), Giorgia Atzeni (collaboratrice e animatrice del servizio Policoro della Diocesi di Ales-Terralba). Con un entusiasmo ormai alle stelle, tutti attendono impazientemente l’esordio di venerdì per parlare di storie, trasmettere emozioni e infondere coraggio ai giovani.

«Tale rassegna ha come mission la possibilità di rivolgere una parola di motivazione, orientamento e supporto per i giovani che, al termine degli studi superiori, si apprestano a compiere “le scelte” più significative per il loro futuro, per la loro vita» spiega il coordinatore Davide Curreli. «Umberto Galimberti afferma che i giovani oggi non si trovano più davanti a un futuro promessa, bensì ad un futuro minaccia. Non si fa fatica a comprendere questo pensiero: tra i tanti bastano due esempi che riguardano la soluzione professionale (da certa a instabile e precaria) e la dimensione affettiva (dalla concretezza relazionale al marasma di rapporti sempre più superficiali e “distanti”). Eppure noi non ci arrendiamo a questa analisi. Ai ragazzi non servono contro risposte teoriche: servono storie di vita concreta, colme di sacrificio, passione, coraggio, impegno ed senso etico».

L’iniziativa che piace ai ragazzi avvicina ancora una volta la Caritas al mondo della scuola. «Bisogna ridare priorità alla formazione e all’educazione – precisa il direttore della Caritas diocesana don Marco Statzu – . Questo progetto si inserisce nel più ampio progetto annuale “Abbi cura di lui” della Caritas diocesana, finanziato attraverso i fondi dell’8xMille alla Chiesa Cattolica che ha come obiettivo proprio quello di affrontare la dispersione scolastica e tutte le problematiche relative all’abbandono scolastico, alle disabilità, ai bisogni educativi speciali, di soggetti appartenenti a famiglie con disagi economici importanti».

Un lavoro fondamentale nel nostro territorio, che diventa più efficace se si uniscono le forze: «Raccordandoci con le scuole che sono il primo presidio della cultura e della formazione nel territorio vogliamo proseguire in questo lavoro offrendo alcune competenze specialistiche. Cerchiamo di essere attenti alla formazione dei giovani finalizzata al perfezionamento di percorsi universitari o al conseguimento di titoli abilitanti a una professione».

Stefania Pusceddu

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