“Da oltre un anno il personale dell’assessorato della Sanità sta gestendo molteplici aspetti dell’emergenza che lo Stato ha attribuito alla direzione generale. Oggi, con la pandemia in atto, chi pretende di ridurre il lavoro al suo interno ad attività amministrativa ordinaria è del tutto fuori strada. Dall’inizio dell’emergenza il personale degli uffici della direzione generale è in prima linea anche per il rapporto diretto con gli operatori sanitari impegnati sul fronte del virus, con grandi rischi”, lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in merito alla polemica politica sulla vaccinazione del personale amministrativo della direzione generale dell’assessorato.
“Ormai da tempo – prosegue Nieddu – tutto il personale tecnico-amministrativo è rientrato dallo smart working, alcuni lavorano sempre in presenza e altri lo sono a rotazione. Dall’assessorato passano i dati che vengono trasmessi al Ministero della Salute, vengono attivati i posti letto e accreditate le strutture, si programmano le attività e vengono gestite le informazioni importantissime che mettono in condizione chi deve salvare le vite di poterlo fare. Parliamo di un’attività essenziale svolta da poche decine di persone. Contro il Covid la guardia è sempre stata alta, ma se il contagio dovesse bloccare la macchina gli effetti sarebbero disastrosi. Nonostante ciò e nonostante le stesse indicazioni Ministeriali invitassero a immunizzare il personale quanto prima, abbiamo comunque atteso”.
“La vaccinazione del personale amministrativo dell’assessorato – precisa l’assessore – coprirà una seduta già programmata che altrimenti sarebbe andata deserta a causa delle defezioni che si stanno registrando sul farmaco AstraZeneca. Purtroppo stiamo pagando sul piano organizzativo la diffidenza che è andata a generarsi sul farmaco di Oxford. In questa scelta non è stato commesso alcun abuso. Ciò che fa specie è che la vicenda sia stata strumentalizzata per generare un caso, con una gravissima mistificazione. Il vaccino AstraZeneca, infatti, non può essere somministrato né agli ultraottantenni, né alle persone fragili. Chi vuole far passare quanto accaduto come uno scippo alle categorie più vulnerabili diffonde una bugia in modo irresponsabile, facendo leva, senza troppi scrupoli, sulle preoccupazioni e le angosce di chi attende di essere vaccinato contro il Covid. In Sardegna la campagna sta seguendo in modo puntuale le indicazioni stabilite a livello nazionale. Chi non rispetta le priorità del piano di vaccinazione commette un illecito. Non abbiamo niente da nascondere. Non è accettabile che si getti fango su chi ha sempre rispettato le regole”.