“Vaccinarsi è un dovere morale per coloro che hanno contatti con gli anziani”. Appello della Presidente di ANAP Confartigianato Sardegna, Paola Montis. I pensionati di Confartigianato Sardegna chiedono maggiore senso di responsabilità.
“Gli anziani continuano a pagare un tributo troppo elevato, in termini di vite umane, a causa della pandemia. Il piano di vaccinazione, tenuto conto della volontà del Governo, si sta lentamente potenziando grazie anche all’intervento del Premier Mario Draghi che ha tenuto a sottolineare alle Regioni l’insufficiente attenzione per gli anziani, molti dei quali in attesa di essere vaccinati e che dunque continuano ad essere sempre i più esposti”.
È questo il pensiero dell’ANAP Sardegna, l’Associazione dei pensionati artigiani di Confartigianato, che, attraverso la Presidente Paola Montis, aveva da tempo evidenziato l’esigenza di tutelare gli ospiti delle RSA, delle Case di Riposo e delle Case Famiglia prevedendo dei rigidi protocolli di sicurezza.
“Ora stiamo, purtroppo, rilevando che in alcune strutture continuano a verificarsi focolai di Covid – continua la Presidente Montis – questo sarebbe da ricondursi anche alla mancata vaccinazione da parte di alcuni operatori sanitari”.
Tale situazione, secondo i pensionati di Confartigianato, è del tutto inammissibile.
“È vero che non è un obbligo di legge vaccinarsi – sottolinea la Montis – ma è comunque un “dovere morale” da parte di coloro che hanno contatti costanti con gli anziani, le persone più fragili e soggette al contagio”.
Anche ANAP Sardegna si appella al senso di responsabilità di ognuno e invita al tempo stesso, le Organizzazioni Sindacali che rappresentano queste categorie a fare opera di convincimento nei confronti dei propri iscritti e di tutti i lavoratori.
“Gli anziani non meritano di vedere la loro vita compromessa per convincimenti personali sulla vaccinazione che mal si addicono all’etica professionale – conclude la Presidente di ANAP Sardegna – allo stesso tempo, però, chiediamo che la Regione produca atti significativi sui piani vaccinali e sui vaccini stessi, che non producano disorientamento e sfiducia indotta. La lotta al virus COVID 19 si deve fare sul campo con atti finalizzati, efficaci e chiari che rasserenino i cittadini sulla volontà delle istituzioni di essere efficaci ed efficienti”.