Fa rumore l’astensione degli assessori Nicola Ennas e Libero Lai durante la votazione per l’approvazione del piano triennale dei fabbisogni di personale per il periodo 2021-2023. La Giunta ha votato compatta, ad eccezione di Ennas e Lai che non hanno voluto esprimere parere positivo alle modifiche apportate al piano dopo l’agitazione dei dipendenti promossa dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria.
Pomo della discordia tra amministrazione e lavoratori, l’incremento di un’ulteriore categoria D al fine di favorire una progressione verticale mediante concorso interno, fortemente avversata dai dipendenti. Da qui il parziale passo indietro dell’amministrazione con un nuovo “Piano Triennale dei fabbisogni del personale 2021-2023” approvato il 10 marzo, che però sancisce una divergenza di opinioni all’interno della maggioranza
su un tema fondamentale.Si tratta comunque, come vedremo, di una “marcia indietro parziale” che non appiana del tutto il malumore degli impiegati. La RSU, dopo la riunione dell’8 marzo 2021 era stata chiara. Il messaggio che filtra dai lavoratori è “non sono necessarie altre Categorie D, servono operai e manutentori” eppure nella delibera 33 del 10 marzo 2021, approvata con 4 voti favorevoli e 2 astenuti, si legge quanto segue.
Resta quindi l’intenzione di assumere comunque altre 3 figure di alto livello, eliminando di fatto solo la “quarta” Categoria D (pomo della discordia che ha dato il via alle proteste), rispetto al piano originale della Giunta. Questa modifica, che ha rimandato lo scontro aperto, non sembra placare gli animi dei dipendenti e dei sindacati, che minacciano lo stato di agitazione qualora non si preveda di assumere figure di supporto ai dirigenti (Categorie C per gli uffici, Categorie B e A per gli interventi all’esterno).
Ora che succede? Lo scontro tra dipendenti e la Giunta sembra non essere ancora giunto al termine e la maggioranza – questa votazione lo certifica alla luce del sole – non sembrerebbe più essere così solida. Si va verso uno stallo alla messicana tra sindaco, assessori e dipendenti? La maggioranza ha ancora i numeri per governare e approvare il Bilancio? Oppure potrebbe essere necessario rinsaldare il gruppo grazie al supporto di alcuni consiglieri “responsabili”, per usare un termine caro alla politica nazionale?
Le prossime ore, probabilmente, saranno decisive.