“In occasione della Giornata internazionale della donna voglio rivolgere un pensiero a tutte le donne, in particolare a quelle sarde, perché la data odierna sia l’occasione per riflettere su quanto resta da fare per favorire l’uguaglianza di genere, non ancora interamente attuata, condizione necessaria affinché anche la nostra Isola sia terra di inclusione, di accoglienza e di profondo rispetto dell’uomo verso la donna”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas.
“È stato un anno tremendamente difficile, che ha penalizzato il mondo femminile e gettato ombre sui timidi passi avanti fatti a livello di sistema Paese per favorire la parità di genere – spiega il Presidente – Le donne sono tra le categorie che più di altre hanno pagato un prezzo alto alla crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo, in Sardegna più che altrove, e questo impone una riflessione profonda. Favorire l’inclusione delle donne negli ambienti di lavoro e creare le condizioni affinché la salute e la maternità siano perfettamente conciliabili con le esigenze lavorative – continua il Presidente – sono al centro dell’agenda politica e istituzionale della Regione. Oggi, otto marzo, rinnovo a nome di tutta la Giunta regionale l’impegno teso a favorire la parità di genere e tutte quelle condizioni necessarie a combattere le discriminazioni e a consentire alle donne di realizzare le proprie aspettative lavorative, di vita, culturali, economiche e sociali”.
Oggi più che mai, alla luce di un anno nel corso del quale i fenomeni di violenza sulle donne hanno subito una notevole recrudescenza, secondo il Presidente deve essere avviato un processo virtuoso che favorisca il rispetto e l’uguaglianza e veicoli messaggi di pace. “Non posso esimermi dal rivolgere un pensiero a tutte quelle donne che quotidianamente combattono trovando la forza di denunciare, di allontanarsi, di lottare contro quel nemico che spesso è parte del proprio nucleo famigliare. A tutte loro e a chi concretamente è impegnato per un mondo libero da pregiudizi e stereotipi vanno i miei auguri”