“La Regione sta investendo importanti risorse su cultura, istruzione, ricerca e alta formazione. È una scommessa sui nostri giovani e sulla capacità del sistema di essere competitivo a livello globale, in un futuro nel quale l’Università di Cagliari continuerà a esercitare un ruolo primario e imprescindibile”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo oggi alla cerimonia di inaugurazione del 400° anno accademico dell’Ateneo cagliaritano.
Quella dell’Università di Cagliari, ha sottolineato il presidente Solinas, “è una storia di 400 anni che si intreccia con la storia della Sardegna e dell’Italia, di centinaia di generazioni di giovani che hanno tratto da questa gloriosa istituzione sapere, formazione, scienza e sapienza”. E oggi, davanti a un’emergenza sanitaria senza precedenti, “una grande sfida che coinvolge le Istituzioni e ogni singolo cittadino in una competizione epocale e imprevedibile, emerge sempre più forte il legame che unisce l’Università alla società civile, l’importanza fondamentale del sapere e della ricerca quale colonna portante della civiltà e della promozione umana”. Una missione “che l’Università di Cagliari ha sempre onorato, dalle sue origini fino a oggi, animata dalla presenza di prestigiosi protagonisti che hanno dato lustro sempre maggiore all’Istituzione. Ma i veri protagonisti sono e saranno gli studenti, le generazioni di giovani, sardi e non solo, che nell’Ateneo si sono formati per essere poi protagonisti nelle professioni, nelle scienze, nella letteratura”.
“Quello di Cagliari è un Ateneo vitale e in crescita – ha aggiunto il presidente Solinas – che ha visto aumentare negli ultimi anni le immatricolazioni, le iscrizioni in generale e la soddisfazione dei laureandi, e ha preso subito confidenza in questo momento di grande crisi con l’esigenza di abbracciare le tecnologie per poter garantire la didattica anche se non in presenza attraverso i sistemi multimediali. Fin dai primi giorni della pandemia, in appena 20 giorni, nel marzo del 2020, il 100 per cento dei corsi era infatti online su tre diverse piattaforme. L’Ateneo ha dunque risposto nel modo migliore anche alla sfida della pandemia senza abdicare un solo giorno alla sua preziosa missione”.
“Noi crediamo fortemente nel nostro sistema universitario – ha detto Solinas – e la Regione investe da anni numerose risorse sia per supportare la ricerca, con la Legge regionale 7, sia per supportare l’articolazione nel territorio dei corsi di studi con le sedi decentrate. Siamo convinti che si sia definito sempre di più un percorso per un progetto europeo forte e lo abbiamo sostenuto non solo con risorse dirette ma anche con gli enti per il diritto allo studio. Garantire buoni servizi per gli studenti dentro le città, dalle case alle mense, dalle attività culturali fino alle borse di studio, contribuisce a dare delle chance in più agli atenei per poter proporre un’offerta che vada nel senso della attrattività e dell’internazionalizzazione delle quali tanto si ha bisogno nel nostro sistema nazionale”.
“La celebrazione dei 400 anni – ha concluso il presidente Solinas – è anche l’occasione per un saluto e un ringraziamento a chi l’Università ha retto in questi sei anni, raggiungendo livelli di assoluto prestigio, perché oggi Cagliari è tra i primi dieci atenei italiani. La professoressa Maria Del Zompo lascia un’eredità importante al suo successore, il professor Francesco Mola, al quale vanno i nostri più fervidi auguri perché svolga il proprio mandato nel migliore dei modi con tutto il supporto che necessita, e al quale ci sentiamo di dire che in questo gravoso impegno avrà senz’altro la Regione Sardegna al suo fianco”.