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domenica, 22 Dicembre 2024

Artigianato, 2 milioni di euro alle imprese per agevolare il passaggio generazionale

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Favorire le imprese artigiane nel passaggio generazionale, mediante l’attivazione di contributi a fondo perduto per un totale di 2 milioni di euro. La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Gianni Chessa, ha approvato in via definitiva, nel corso dell’ultima seduta, la delibera del 18 novembre 2020 riguardante le direttive e i criteri di attuazione per gli incentivi alle imprese artigiane coinvolte nel passaggio generazionale (L.R. 12 marzo 2020, art. 4 comma 5).

“L’artigianato rappresenta un fiore all’occhiello del nostro patrimonio identitario. Questo provvedimento, importante nei numeri, ha un significato più profondo: con la misura del fondo perduto al 40% permettiamo alle imprese del settore di adempiere a tutte le questioni inerenti al passaggio generazionale con sgravi notevoli sulla burocrazia. L’aiuto economico darà maggiore fiducia al comparto, ancora sofferente dalla pandemia”. Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, commenta l’approvazione della delibera.

“Abbiamo reperito i fondi dal bilancio precedente – spiega l’assessore Chessa – per un totale di due milioni di euro destinati al solo comparto artigiano. I proprietari delle imprese potranno così avviare il passaggio generazionale cedendo ai propri figli, o ai dipendenti assunti da più di cinque anni, il lavoro di una vita. Favorire la continuità delle tradizioni familiari, supportando il mantenimento delle attività economiche e la valorizzazione dei mestieri e dell’esperienza, equivale ad un’importante iniezione di fiducia per l’intero comparto, ancor di più nel superamento della difficile situazione economica e sociale”.

Il finanziamento è stato previsto dalla legge di stabilità 2020 e va ad operare sul triennio 2020/2022. Ogni richiedente, mediante le modalità esplicitate da un bando in via di predisposizione, potrà richiedere un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili (al netto dell’IVA) con un minimo di 15mila fino ad un massimo di 20mila euro, per l’acquisizione di servizi finalizzati al rinnovamento delle piccole e medie imprese. Requisito essenziale, oltre alla qualificazione presso il Registro delle Imprese Artigiane, è un’anzianità di sei mesi dell’impresa stessa. I contributi sono concessi nel rispetto del regolamento UE per gli aiuti de minimis.

Tra le misure sovvenzionate, anche i corsi di formazione e i servizi di consulenza organizzativa e tecnica, le misure volte all’internazionalizzazione mediante strategie di marketing, nonché il miglioramento e il rinnovamento delle infrastrutture e l’acquisto di nuovi macchinari e impianti. Non sono invece ammesse le spese per l’acquisto di nuovi immobili.

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