Lo scorso anno è stato inevitabilmente segnato dalla pandemia, un evento che ha pesato molto su diversi mercati e in linee generali sull’economia del nostro Paese (e non solo). Sono stati numerosi i comparti che hanno sofferto la crisi sanitaria, per via della chiusura dei negozi e del rinvio dei vari eventi promozionali o finalizzati allo spettacolo. Dal turismo alla ristorazione, in tanti hanno dovuto registrare cali di fatturato notevoli, e nella lista dei settori maggiormente bersagliati si trova anche quello della moda. Eppure, i marchi migliori hanno comunque trovato un modo per scavalcare gli ostacoli, ricorrendo al digitale e agli e-commerce. Specialmente i brand di alta moda, che hanno dimostrato quanto segue: gli italiani continuano ad essere disposti a spendere cifre elevate, per i prodotti di qualità, se si riesce a raggiungerli tramite i canali giusti.
Crescono le vendite online nel settore dell’alta moda
Quanto incidono le vendite online nel totale del fatturato delle imprese che operano nel settore della moda? Stando alle ultime rilevazioni ufficiali, il 2020 ha alzato questa percentuale al 30%, raddoppiando di fatto il risultato raggiunto nel 2019. Chiaramente questa scalata è stata incentivata dalla situazione creatasi a causa della pandemia e della chiusura dei negozi, ma non basta questo per spiegarne il successo. In realtà il settore dell’alta moda colleziona numeri da record da diversi anni: segno che i consumatori e le aziende hanno puntato sul web da tempo, cementando questa tendenza a tinte digitali. D’altronde le opzioni di prestigio non mancano di certo, come nel caso di YOOX, un negozio online che vende i migliori marchi e prodotti, fra cui si trovano anche le borse di Furla, grande esempio di qualità made in Italy. Dunque da un lato è vero che il 2020 si è chiuso con un brusco calo dei profitti nel comparto del fashion, ma dall’altro ci ha pensato il web a risollevare i marchi più previdenti, che hanno scelto di puntare sul digitale prima dei competitor.
Naturalmente il digital cambia e cambierà l’intero settore, costringendo le altre aziende ad uniformarsi. Chi non lancerà un e-commerce proprietario, o non si affiderà a marketplace terzi, rischierà di estromettersi dalla lotta e dunque di perdere una fetta consistente del proprio pubblico. Questo per via del fatto che oggi i consumatori in generale si affidano sempre più spesso a Internet per le ricerche e per gli acquisti, e in futuro questa regola non cambierà. Una volta finito lo stato di emergenza, gli italiani continueranno sicuramente ad essere affezionati al web, per via di tutti i suoi vantaggi.
In conclusione, il successo degli e-commerce è oramai ufficiale, ma anche le previsioni sono molto positive. Il futuro con tutta probabilità vedrà un ulteriore incremento del mercato online luxury, intorno al 10%.