Il Consiglio dei Ministri ha approvato a tarda notte il testo con le nuove restrizioni che saranno in vigore dal 7 al 15 gennaio. Ecco tutte le novità previste nel provvedimento che sarà varato nelle prossime ore.
Il Governo ha approvato nella notte tra il 4 e il 5 gennaio un nuovo DL che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da coronavirus.
Questi i punti cardine del nuovo decreto legge.
– per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;
– nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Fino al 15 gennaio 2021, comunque, restano valide le altre misure previste dal DPCM del 3 dicembre 2020. Il decreto legge, che verrà varato nelle prossime ore, dovrebbe ridisegnare anche i criteri per la classificazione delle regioni come “zone arancioni” o “zone rosse”. Resta da capire se con le nuove norme, la Sardegna tornerà ad essere “zona gialla” almeno nei giorni feriali.