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Pandemia, disabilità e l’importanza dello sport

Nel settembre del 2012 nasceva, da un braccio dell’Associazione Delfino ONLUS, l’Associazione Delfino Sport ASD, un’associazione sportiva dilettantistica che opera a favore delle persone con disabilità.

I soci della Onlus, infatti, svolgeva già da anni attività sportiva a favore con i disabili (calcio, ballo, gioco delle bocce, basket, partecipazione a gare), ma decise di costituirsi anche in associazione sportiva, pagando quindi una doppia quota mensile per ciascuna delle due associazioni, con il fine di beneficiare di alcuni servizi e diritti che spettano soltanto alle associazioni sportive.

Uno di questi benefici, ad esempio, è l’iscrizione al CSI, che include l’assicurazione, l’altro, non meno importante è il poter usufruire delle strutture comunali adibite all’attività sportiva. Grazie a questa disponibilità di strutture, sia al chiuso che all’aperto (pista d’atletica, palazzetto dello sport, palestra delle medie, ecc.), l’Associazione Delfino Sport ha potuto svolgere, negli ultimi otto anni, attività come il calcio a cinque, la pallacanestro, l’atletica/podistica e il ballo

. Un terzo importante contributo è stato inoltre quello economico, ricevuto in questi anni sia da parte della Fondazione di Sardegna (anno 2019) e del Plus di Sanluri (Progetti Sport Terapia 2015 e 2016, con svolgimento negli anni 2017 e 2018), che ha consentito di poter svolgere con serietà l’attività sportiva grazie all’importante collaborazione con esperti istruttori/istruttrici in grado di seguire i ragazzi con disabilità nel migliore dei modi e in base alle esigenze personali di ciascuno.

Trovare volontari che siano in grado di coordinare gruppi di persone con disabilità differenti nell’ambito di una disciplina sportiva non è semplice; il contributo di esperti è, in questo senso, davvero importante e sino ad oggi l’Associazione Delfino Sport ASD ha potuto constatare che sono due gli ingredienti necessari: saper insegnare la propria disciplina e saper conoscere e comprendere la disabilità nelle sue diverse forme, anche meno visibili.

Il 2020 non è stato però un anno fortunato per le attività sportive, a causa dell’emergenza Covid-19. Ciò tuttavia è paradossale, perché è innegabile che proprio fare una regolare attività sportiva costituisce una delle chiavi fondamentali per affrontare al meglio una pandemia. “Prevenzione” sarebbe dovuta essere la parola d’ordine, ma così non è stato. Gli svantaggi del confinamento e della sedentarietà

, ma anche lo stress, le paure e le ansie, le cattive abitudini alimentari e i disturbi cronici e importanti (diabete, problemi circolatori, ecc.) si affrontano meglio quando ci si prende cura della propria salute attraverso una quotidiana attività fisica.

Invece, tutte le attività sportive a favore delle persone con disabilità sono state sospese sin dal febbraio 2020, per due motivi principali: oltre alla paura dei contagi, i finanziamenti sono stati bloccati e le strutture comunali rese indisponibili sia per l’Associazione Delfino che per altre associazioni sportive a causa del lockdown a partire da marzo. Ciò accomuna l’Ass. Delfino alle altre associazioni sportive, ma con una differenza: è venuta meno anche l’attività di sensibilizzazione, l’aiuto concreto ai soggetti con disabilità, con gravi conseguenze sulle abitudini di vita e condizioni di salute di molte persone.

Ci auguriamo che il 2021 sia un anno diverso sotto questo punto di vista e che sia possibile studiare un modo per svolgere attività sportiva a favore delle persone con disabilità in condizioni di sicurezza e nonostante la pandemia ancora in corso. Magari non saranno quegli sport che prevedono necessariamente un contatto o un ravvicinamento fisico, ma esistono tanti altri tipi di attività fisica che sono possibili, anche in gruppo, mantenendo adeguatamente le distanze.

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