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giovedì, 21 Novembre 2024
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Emergenza Covid, 4,6 milioni per il Pronto Soccorso di San Gavino Monreale

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La Giunta Regionale ha approvato la rimodulazione degli investimenti previsti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid con un incremento dei fondi destinati al potenziamento dei pronto soccorso. Un’operazione che porta la dotazione finanziaria regionale da 3,2 milioni a un totale di 16,7 milioni per la realizzazione di interventi che andranno ad ampliare la portata di quanto già previsto nel Piano approvato a luglio.

“Abbiamo moltiplicato le risorse disponibili per la realizzazione di importanti interventi nei pronto soccorso, includendo anche presidi ospedalieri precedentemente non inseriti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid e per i quali i fondi stanziati dal ‘decreto Rilancio’ non sarebbero stati sufficienti”, dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas.

“Il Covid – prosegue il Presidente – ha cambiato il modo di concepire la sanità nel mondo. Investire negli ospedali e nei servizi del territorio è stata la nostra priorità ancora prima che la pandemia arrivasse nell’Isola e lo è ancora di più oggi. Proseguiamo su questa strada guardando al futuro, tutelando la salute dei sardi”.

Dodici complessivamente gli ospedali indicati nella rimodulazione degli interventi, cinque (San Camillo a Sorgono, A. Segni a Ozieri, Paolo Merlo a La Maddalena, Cto a Iglesias e Nostra Signora di Bonaria a San Gavino Monreale) i presidi che si aggiungono a quelli già precedentemente inclusi nel Piano regionale.

“Dall’inizio dell’emergenza abbiamo realizzato numerosi interventi sui nostri ospedali. L’investimento approvato – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu consentirà ulteriori adeguamenti dei pronto soccorso anche attraverso l’ampliamento degli spazi e, in alcuni casi, la realizzazione di nuovi volumi e la predisposizione di aree specifiche come zone dedicate alla gestione dei casi sospetti in attesa del risultato del tampone, aree di isolamento, ma anche semplicemente la dotazione di nuovi macchinari e strumentazione”.

“Le modifiche apportate al Piano – prosegue l’assessore – rispondono alle esigenze legate all’evoluzione del quadro pandemico sul nostro territorio, puntando a consolidare quanto fatto finora migliorando la sicurezza e l’efficienza dell’intero sistema dell’emergenza e urgenza, senza trascurare i presidi periferici”.

La rimodulazione degli interventi, secondo i nuovi fabbisogni indicati dalle ASSL, riguarderanno, in sintesi, gli ospedali: Giovanni Paolo II, Olbia (2,3 milioni di euro); Paolo Dettori, Tempio Pausania (1,6 milioni); Civile di Alghero (2 milioni); A. Segni, Ozieri (2,4 milioni); San Camillo, Sorgono (223 mila euro); Paolo Merlo, La Maddalena (398 mila); Marino, Cagliari (868 mila); Cto, Iglesias (245 mila); San Marcellino, Muravera (687 mila); Nostra Signora di Bonaria, San Gavino Monreale (4,6 milioni); Nostra Signora della Mercede, Lanusei (925 mila); A. G. Mastino, Bosa (516 mila).

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