Stamattina a Villacidro, i carabinieri della locale Stazione hanno concluso un’indagine innescata dalla denuncia querela presentata da una 49enne casalinga del luogo. La donna aveva posto in vendita sul sito “subito.it” un divano di casa che aveva intenzione di sostituire.
Certo il prezzo poteva apparire un tantino alto in relazione ad un oggetto usato, ma magari poteva comunque piacere a chi non si fa problemi di denaro. E infatti è giunta alla donna una chiamata sul numero di cellulare lasciato quale riferimento per possibili contatti. Una voce maschile straniera, sudamericana, affermava interesse per quel divano e, guarda caso, il prezzo non costituiva un problema: mille euro rappresentavano un costo equo secondo l’acquirente in pectore. Anzi, era il caso di chiudere subito l’affare.
La questione seguiva un canovaccio già visto ma sconosciuto, evidentemente, a quelli che ancora ci cascano. Quando un prezzo ragionevolmente alto non costituisce un problema e qualcuno offre di pagare subito, qualcosa non va. La donna è stata invitata a recarsi a uno sportello bancomat.
Errore! I bonifici oggi si fanno col cellulare e sono rapidissimi! Non serve andare al bancomat! La vittima si è recata per davvero allo sportello, come indicatole, e ha eseguito le operazioni sulla tastiera che le sono state dettate.
Tutto questo avrebbe dovuto servire per ottenere l’accredito dei mille euro che, invece, andavano in addebito, con somma mortificazione della donna che, ingannata dal desiderio di concludere e dalle suadenti e mendaci parole dello straniero, ha abboccato all’inganno.
I Carabinieri hanno lavorato sul numero di cellulare dal quale era giunta la chiamata e sull’intestatario della carta Postepay su cui erano confluiti i danari della vittima. Operazioni laboriose, eseguite con la collaborazione di società telefonica e Poste Italiane che, alla fine, hanno indicato con certezza un 27enne dominicano, residente a Bassano del Grappa, non nuovo a imprese di questo genere. Avrà un processo a Cagliari.
Nel frattempo non sarebbe male se, gli autori di inserzioni di vendita su siti online evitassero di credere che per ottenere un bonifico sia necessario andare ad armeggiare sulla tastiera di un ATM. Si tratta di una situazione inverosimile che dovrebbe far subodorare un tentativo di truffa.