Giovedì 10 Dicembre si è concluso il progetto “Tutti Diversi! In Panchina senza Riserve”. Un progetto che abbiamo sviluppato con l’obiettivo di coinvolgere tutta la comunità sui temi culturali e sociali del contrasto all’omofobia, del sostegno alla disabilità, della lotta alla violenza contro le donne ed infine della sensibilizzazione sulle questioni legate alle migrazioni.
Abbiamo scelto la giornata del 10 Dicembre perché in questa data ricorre la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Ritengo che sia corretto dire che “l’altro siamo noi”, è un concetto di condivisione empatica della socialità, riflessioni di matrice etica fondamentali per una società culturalmente avanzata come la nostra. Per questo, l’Amministrazione Comunale di San Gavino Monreale, l’Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con la Coop. Sociale Koinós, hanno organizzato questo ultimo appuntamento culturale denominato: “La vita è un viaggio”.
L’iniziativa incentrata sul tema delle immigrazioni e delle emigrazioni, l’inclusività e l’integrazione, ci restituisce una certezza: ognuno di noi è cittadino del mondo. La panchina sui migranti è stata installata nel piazzale della nuova stazione ferroviaria affiancata da una bellissima scultura in pietra (realizzata dallo scultore Giovanni Spanu) che raffigura le valigie e rappresenta gli arrivi ma anche le partenze.
Sì, perché alla stazione arrivano gli immigrati ma partono anche gli emigrati, partiamo anche noi per raggiungere un familiare, un amico, per trovare un nuovo lavoro.
Ringraziamo per il Flash mob la Società Sportiva Progetto Danza, il servizio Siproimi, le Signore Straniere di San Gavino Monreale (Lamia, Aranka, Rosa e tante altre presenti nella nostra comunità), l’Ass.ne Skizzo, lo scultore Giovanni Spanu, Anna Mallocci coordinatrice della Coop. Koinós, Giulia Figus Consigliera Comunale e Diego Serra referente Siproimi. Grazie al Sindaco, all’ufficio tecnico e al servizio sociale, al Bar Matiz, a Paolo Tronci. L’iniziativa si è conclusa con il reading a cura dell’Ass.ne culturale Chine Vaganti, intitolato “AJAJA=AYEEYO” e tutti i ragazzi accolti nel servizio SIPROIMI.
Vecchie panchine recuperate che assumono nuova veste e nuovo significato, con poco si può fare molto con la generosità di una comunità aperta. Grazie.
Silvia Mamusa