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SOS Clima: acqua e dissesto idrogeologico. Il progetto del CEAS Monte Linas

Gonnosfanadiga

“SOS Clima: acqua e dissesto idrogeologico”, un progetto rivolto agli alunni della scuola di Gonnosfanadiga che si propone di guidare alla scoperta del territorio, con particolare attenzione al bosco e ai corsi d’acqua presenti nel paese, per sensibilizzarli verso un problema diffuso che interessa tutti i cittadini, quello del dissesto idrogeologico e del rischio che questo comporta a seguito di straordinari o ordinari fenomeni climatici avversi.

Un sistema per imparare a conoscere la storia del territorio e le trasformazioni avvenute nel corso degli anni è quello di ricorrere alla memoria delle persone più grandi, che hanno un’esperienza di vita più lunga e quindi possono raccontare i fatti accaduti in passato che hanno vissuto in prima persona.

Grazie alla collaborazione di alcuni volontari, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Gonnosfanadiga guidati dagli educatori del CEAS, hanno condotto delle interviste che raccontano i ricordi d’infanzia, le memorie di un tempo in cui le risorse naturali come l’acqua venivano sfruttate in maniera consapevole e rispettosa.

Ecco alcune domande da loro poste: Cosa rappresenta per Gonnosfanadiga il rio Piras? – Quali attività, in passato, si svolgevano lungo il rio Piras? – Nel corso degli anni sono stati eseguiti dei lavori sul rio Piras che ne hanno cambiato l’aspetto? – Il rio Piras ha mai straripato in passato provocando danni a cose, case e persone?

Precisamente, l’intento è quello di raccontare del rio Piras, importante elemento naturale di Gonnosfanadiga, per rinnovare il ricordo del corso d’acqua pieno di vita e di attività anche attraverso la rievocazione di vicende a volte dolorose, con la volontà di conservare e rafforzare la memoria storica e il legame al proprio territorio.

Infatti, nell’ambito del progetto sono stati affrontati i temi del dissesto idrogeologico e delle sue minacce. In particolare, si è cercato di rispondere a domande del tipo: Perché eventi del tutto naturali come le piogge intense diventano catastrofi?

Si è capito che, se la prima causa è legata ad aspetti prettamente di natura geologica, ossia legata alle caratteristiche geomorfologiche del nostro territorio, le altre cause dipendono prettamente dalle scelte sbagliate dell’uomo, tra cui quella di decidere di vivere nei posti sbagliati!

Dalle interviste dei ragazzi è nato un video che racconta Gonnosfanadiga e rievoca il ricordo legato alle alluvioni che hanno colpito il paese: le più devastanti sono state quelle del 1933 e del 1971, quando ore e ore di pioggia continua causarono la piena del fiume e creato ingenti danni a case e giardini circostanti e causato distruzione e morte.

La scelta di costruire troppo vicino o addirittura sopra l’alveo del fiume, le precipitazioni abbondanti, le acque che scendono impetuose, inevitabilmente portano a disastri ambientali e danni ai paesi e ai suoi abitanti, ed è proprio ciò che è successo anche a Gonnosfanadiga.

Il video è realizzato nell’ambito del progetto “SOS Clima” finanziato dalla Regione Sardegna. Un ringraziamento speciale a P. Soddu, B. Sanna e R. Sardu, nonché alla professoressa E. Altea. Foto di Pinuccio Soddu – 27 Novembre 1971.

Ecco il video con tutte le interviste e i racconti del passato di Gonnos.

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