Una sangavinese a “Job Swap”, reality show che va in onda su SRF – Schweizer Radio und Fernsehen, la più grande rete televisiva generalista Svizzera. Il format prevede un’esperienza di scambio fra i lavoratori svizzeri e le controparti straniere, invitati a calarsi l’uno nel contesto dell’altro, e portare avanti il proprio mestiere nel paese estero.
La tradizione sarda del muralismo, e il boom del fenomeno che dopo Orgosolo e San Sperate ha visto San Gavino Monreale come una delle capitali artistiche della street art, sono diventati protagonisti anche nello stato elvetico grazie a due esponenti del muralismo sardo storico, Angelo Pilloni e il suo collaboratore Daniele Pillittu, insieme a due esponenti del muralismo contemporaneo Mauro Patta
e la sangavinese Sara Perra, esponente dell’Associazione Culturale Skizzo. Contemporaneamente, in Svizzera, sono stati selezionati i giovani artisti Tobias e Michi Senn, insieme al maestro Fabian Florin.In contemporanea fra la Sardegna e la Svizzera, i due fratelli svizzeri Tobias e Michi Senn, soprannominati come “one truth brothers” sono stati invitati a San Sperate a collaborare con i sardi Angelo Pilloni e Daniele Pillittu per realizzare un nuovo progetto murale doppio che racconta la storia della crisi internazionale derivata dalla pandemia da Covid-19. I sardi Mauro Patta e Sara Perra sono volati invece nella cittadina di Chur, in Svizzera, per sviluppare il proprio progetto sotto la guida di Fabian Florin alias “Bane”, nella sua città natale.
“Se penso che c’è la mia firma tra quella di Mauro Patta e Fabian Bane Florin mi commuovo – il commento di Sara Perra – e non solo perché li reputo due artisti incredibili mossi da una passione autentica e potente, ma soprattutto perché ho visto in loro anime dotate di una sensibilità fuori dal comune, estremamente creative e generose nell’arte e nella vita, capaci di trasformare ogni cosa in bellezza, in bellezza vera, che arriva al cuore di tutti”.
L’obiettivo della produzione era quello di creare un episodio sugli artisti murali provenienti dalla Svizzera. La Sardegna per le forti radici del muralismo nell’isola, è diventata l’ambientazione ideale per questo scambio.
“Scelgo con cura due parole per raccontare tutto questo –
ci ha raccontato Sara, che abbiamo raggiunto per l’occasione – la prima è “gratitudine”, per aver vissuto un’esperienza a dir poco straordinaria, che senza dubbio mi ha resa una persona umanamente più ricca; la seconda è “onorata”, di averla condivisa con dei grandi artisti così diversi tra loro e allo stesso tempo uniti dal desiderio comune di rendere il mondo un luogo migliore per tutti noi, attraverso l’arte e la bellezza. Questa esperienza, così come il grande lavoro che l’Associazione Culturale Skizzo porta avanti da anni, dimostra che l’arma più potente che abbiamo è proprio l’arte, questo linguaggio universale capace di attraversare ogni barriera e costruire ponti tra culture, luoghi e persone di ogni parte del mondo. L’arte è visione, partecipazione, dialogo, l’arte è resilienza”.Emozioni che sono state riversate in un lungo post di ringraziamento sui social, in cui potrete trovare tante foto del viaggio e delle riprese, tra cui quella che accompagna il nostro articolo.
“Porto con me – è il ricordo commosso di Sara – ogni abbraccio, ogni stupore, ogni sorriso e ogni lacrima, le guancia rosse bruciate dal freddo, le scene ripetute mille volte, gli sguardi di intesa che non avevano bisogno di traduzioni”.