“Siamo a novembre, in piena seconda ondata di Covid e di fatto la campagna vaccinale è solo accennata, i nostri concittadini più fragili e a rischio ancora non sono vaccinati” questa la preoccupazione al centro dell’interrogazione del gruppo PD in consiglio regionale, prima firmataria Rossella Pinna, ex sindaca di Guspini.
“Fin da giugno ATS e Assessorato alla Sanità hanno annunciato una campagna anticipata e straordinaria di vaccinazione antinfluenzale a seguito delle raccomandazioni del dipartimento nazionale di prevenzione – spiega la consigliera del Partito Democratico -. Le raccomandazioni evidenziavano i rischi, sia per le persone fragili che per il sistema sanitario, così disuguale sul territorio nazionale, di una compresenza di circolazione dl virus influenzale e del SARS-CoV-2“.
“A settembre, a ottobre, a novembre, fino all’altro ieri – denuncia Pinna – abbiamo letto ripetutamente tramite mezzo stampa, dell’avvio della campagna vaccinale che nei fatti non è ancora iniziata. Ci piacerebbe capire cosa è accaduto, il perché di questo ritardo se è vero, come risulta dagli atti che la Regione ha ordinato 530.000 dosi vaccinali fin da giugno. Ora siamo al 20 di novembre e continuano le segnalazioni delle associazioni dei medici di base che lamentano la consegna del tutto inadeguata e insufficiente ai bisogni vaccinali della popolazione”.
L’interrogazione verte su alcuni punti cardine e pone poche domande, ma inequivocabili. La minoranza chiede infatti:
- Che i vaccini siano velocemente nelle disponibilità concrete delle ASL, dei MMG dei PLS, e delle farmacie convenzionate.
- Quali saranno i tempi previsti per la conclusione della campagna vaccinale antinfluenzale 2020
- Se siano stati attivati tutti gli strumenti di sensibilizzazione, informazione e conoscenza per invitare le cittadine e i cittadini residenti in Sardegna a sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale.
“Questo – conclude Rossella Pinna – per garantire la copertura vaccinale ottimale in grado di limitare la contemporanea circolazione del virus influenzale e del SARS-CoV-2 e recuperare il notevole ritardo accumulato così da evitare la contemporanea e pericola circolazione di due virus e l’aggravamento della crisi a carico del sistema sanitario regionale”.