Prorogare i bonus edilizia in scadenza: lo chiedono le imprese sarde delle costruzioni. Nell’Isola, nel 2018 investimenti per 390 milioni di euro. Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Edilizia Sardegna): “Incentivi che hanno consentito al settore di non crollare: indispensabile renderli strutturali”.
Vanno prorogati tutti i bonus per l’edilizia in scadenza. Lo chiede l’intera filiera delle costruzioni di Confartigianato Imprese Sardegna per sostenere il rilancio del settore e della sostenibilità ambientale.
“Sono incentivi che hanno consentito la tenuta delle attività del settore delle costruzioni e di tutto il suo indotto negli anni più bui della crisi – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – in atto oramai da più di un decennio e che, anche in questo momento di emergenza sanitaria ed economica, possono trainare la ripresa economica del Paese, con effetti positivi per Erario, imprese e cittadini”. “Tutto questo però richiede una strategia temporale più ampia, che vada oltre ai continui rinnovi annuali dei bonus e che sia coerente con la tempistica reale degli interventi edilizi – continua Meloni – dalla progettazione alla chiusura del cantiere passano spesso più di 12 mesi”.
Secondo gli ultimi dati disponibili sulle detrazioni, nel 2018 in Sardegna, per ristrutturazioni ed ecobonus sono stati attivati investimenti per 390 milioni di euro. Nelle costruzioni, tali incentivi hanno avuto effetto positivo e diretto sul 13% dei lavoratori del settore: in valori assoluti, si parla di oltre 5mila persone su un totale di quasi 40 mila addetti.
Per questi motivi anche le imprese del “sistema casa sardo”, attraverso la struttura nazionale, sollecitano Governo e Parlamento a dare effettivo seguito all’annunciata volontà di prorogare tutti i bonus per l’edilizia in scadenza a fine anno: bonus casa al 50%, ecobonus per singole unità immobiliari al 65%, bonus facciate, bonus mobili e bonus verde.
Allo stesso modo, le imprese confidano nella proroga del superbonus 110%, sia per gli interventi di efficientamento energetico che per quelli antisismici, compreso il sismabonus acquisti, cioè l’acquisto di fabbricati demoliti e ricostruiti dal costruttore.
“I 20 anni di incentivi fiscali hanno impedito all’intera filiera dell’edilizia isolana di andare a fondo – riprende il Presidente – sostenendo, salvando e rilanciando molte imprese che si occupano di costruzioni e ristrutturazioni ma anche di riqualificazione del patrimonio immobiliare, del risparmio energetico, della difesa dell’ambiente, con una importante emersione delle attività irregolari”. “I dati ci dicono che questi bonus hanno avuto anche un potente effetto-leva per il rilancio di molte altre attività economiche dell’indotto – sottolinea Meloni – ora le misure devono essere sostenute, stabilizzate ed estese, perché c’è ancora molto da fare per riqualificare l’esistente, all’insegna di un’edilizia sicura e più rispettosa del territorio”.
“Non nascondiamo come il trend dell’edilizia in Sardegna sia ancora negativo, nonostante ci sia stata una buona ripresa pre-Covid – continua – ma crediamo che una possibile inversione di tendenza e un consolidamento sia ancora possibile e noi lavoriamo per questo”. “Infatti la capacità del settore delle costruzioni di agganciare la ripresa è condizionato sia dall’indice di fiducia di famiglie ed imprese – conclude il Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – sia dalla chiarezza, costanza e definizione delle regole, sia dagli incentivi, affinché famiglie e pubblico possano programmare investimenti e il comparto possa essere rivitalizzato”.
L’intera filiera rinnova, quindi, l’appello a tutte le Istituzioni coinvolte affinché, nel prossimo ddl di Bilancio, sia ufficializzata la proroga dei bonus con un arco di riferimento pluriennale e che a questa si aggiunga successivamente, nell’ambito del Recovery fund, anche l’annunciata estensione triennale del superbonus 110% in tutte le sue articolazioni.