Cresce la domanda di case in affitto o in vendita da parte sia di studenti che lavoratori, provenienti non solo dal nord Italia ma anche da tutta Europa. Non a caso si è vista una considerevole migrazione di studenti che da Londra hanno preferito lasciare le loro stanze, che in questo momento restano tra le più costose d’Europa, e continuare a studiare a distanza in quelle regioni d’Europa dove il costo della vita è più basso. Sono tanti i piccoli borghi che si stanno preparando per accogliere studenti e per offrire loro le giuste motivazioni per lasciare Londra e altre costose capitali.
Dal South Working al South Learning
Questa inversione della domanda dalle grandi città ai piccoli borghi, da nord a sud, è possibile grazie all’attivazione di corsi in modalità e-learning. Non si parla più solo di lavoratori in smart working ma di studenti che, dato il caro vita, si stanno organizzando in gruppi considerevoli così da creare una piccola comunità. In fondo, in questo preciso momento, basta una connessione internet e un PC per poter studiare ovunque, e quando lo studio si fa troppo intenso ci si può distrarre giocando un po’ su voglia di vincere casinò online, anche qui serve solo una connessione internet e un PC.
Nei piccoli Borghi, che fino a poco tempo fa erano stati la soluzione alternativa, sociale ed eco sostenibile alle vacanze di massa, 2 case su 3 sono attualmente vuote. In una situazione fuori dal comune come quella che stiamo vivendo, gli italiani del sud iniziano a mostrare tutto il loro ingegno. Tant’è che per avviare questo progetto di rigenerazione si sono mossi il consiglio nazionale degli architetti e l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, che assieme hanno siglato un accordo per creare una sinergia tra la parte dei fondi che arriveranno destinati alla riprogettazzione del Recovery Fund ed investimenti privati.
Su cosa possiamo puntare per attrarre studenti dalle grandi città?
Se da una parte molti mobilifici hanno lamentato grandi perdite per un tipo di arredamento che è quello destinato agli uffici e alla condivisioni di spazi in aziende, dall’altra sta crescendo vistosamente la domanda di soluzioni abitative e momentanee arredate per adattarsi al lavoro da casa. Lo stesso tipo di arredamento potrebbe fare la differenza per uno studente che viene da una grande città. In particolare si sono riscontrate delle riprogettazioni di grandi hotel, messi a dura prova dalla crisi conseguentemente all’emergenza sanitaria, si stanno trasformando in enormi studentati pronti ad accogliere soprattutto studenti stranieri. Compresi studenti Erasmus e tirocinanti.
Le comodità degli studenti nel migrare dalle grandi città ai piccoli paesi o borghi sono molteplici. Da una parte abbiamo chiaramente il vantaggio economico. Le grandi città restano molto care con un costo della vita decisamente più alto. Inoltre nei casi in cui gli studenti scegliessero un studentato, soprattutto un ex grand hotel riprogettato, questo garantirebbe che in caso di un possibile altro lockdown generale gli studenti non restino soli in una stanza di una grande città ma circondati da altri ragazzi come loro, con cui essere legalmente autorizzati a “convivere” e quindi anche festeggiare. Le possibilità sono davvero tante.