Giacomo Meloni riconfermato Presidente della CAES, Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna. L’ente bilaterale, costituito tra Confartigianato e le tre sigle sindacali, tutela 2mila imprese e 7mila lavoratori in tutta l’Isola.
L’olbiese Giacomo Meloni è stato confermato Presidente della CAES, Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna, ente bilaterale dell’edilizia regionale costituito da Confartigianato Sardegna e FILCA CISL, FILLEA CGIL e FENEAL UIL.
L’Ente ha provveduto a rinnovare anche il Consiglio di Amministrazione con la nomina di Marco Foddai della Feneal Uil quale nuovo VicePresidente.
Meloni, 54enne imprenditore edile gallurese, attuale Presidente di Confartigianato Gallura, al terzo mandato alla guida dell’Organismo nato 30 anni fa per assistere, tutelare e formare le imprese e i lavoratori del settore. All’ente aderiscono oltre 2mila imprese e più di 7mila lavoratori.
“Potenziare la bilateralità per produrre innovazione e aumentare la professionalità di imprese e lavoratori, al servizio del sistema dell’edilizia e per costruire una nuova stagione di sviluppo sostenibile – ha affermato Meloni – stiamo affrontando una delicata situazione economica e sanitaria e abbiamo l’obbligo di affrontare con determinazione e sicurezza questa nuova fase a supporto delle imprese artigiane edili che stanno aggredendo la crisi con tutti i mezzi possibili”.
Tra i servizi erogati, la Cassa fornisce gratuitamente, ogni anno, il corredo dei dispositivi di protezione individuale, eroga un contributo a rimborso delle spese sostenute per la sorveglianza sanitaria, assiste le imprese nella redazione dei piani formativi e degli adempimenti obbligatori in materia di apprendistato. Per la sicurezza sul lavoro, solo nell’ultimo anno, la CAES ha distribuito agli addetti delle imprese artigiane edili, oltre 1.600 “kit sicurezza”, contenenti un paio di scarpe antinfortunistiche, un occhiale trasparente, 3 paia di guanti e una polo. Durante il lockdown, per la prevenzione del contagio da COVID-19, ha donato ai lavoratori 3100 mascherine chirurgiche altre 4650 non chirurgiche in materiale TNT, più 400 flaconi di soluzione idroalcolica.
Ma la lotta contro il Coronavirus è stata attuata dalla Cassa in questi mesi anche con l’aggiornamento a distanza tramite pc, tablet e smartphone. Per i dipendenti delle costruzioni, infatti, CAES ha reso disponibili, gratuitamente, i corsi on line. Gli operai hanno potuto aggiornarsi sul protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro e sull’utilizzo corretto dei DPI. Inoltre, l’Ente ha supportato le imprese nell’interpretazione e attuazione delle indispensabili misure da adottare alla ripresa delle attività nei cantieri.
Tra le attività, l’Ente ha anche portato avanti un progetto innovativo per la riduzione degli infortuni in edilizia attraverso la psicologia e la comunicazione tra titolari d’impresa e addetti. Per 6 mesi, 10 aziende delle costruzioni, 100 addetti e uno psicologo del lavoro dell’Università di Cagliari, sono stati impegnati nella creazione e condivisione di linguaggi e metodologie per la prevenzione degli incidenti nei cantieri.
A partire da questo mese, le imprese iscritte alla CAES potranno accedere a una serie di misure di welfare, quali un contributo una tantum e un bonus formazione a favore delle aziende che assumano giovani che non abbiano compiuto i 30 anni, anche in apprendistato professionalizzante.
“Attraverso la Cassa Artigiana dell’Edilizia la prospettiva – ha continuato il rieletto Presidente – è quella di potenziare sempre di più la collaborazione tra le Parti Sociali non solo per continuare a fornire un servizio efficace agli iscritti, ma anche per incrementare su tutti i fronti il contrasto al lavoro nero o irregolare, al fine di sradicare dal campo dell’edilizia le “male erbe” che, specie in una difficile fase di crisi come quella attuale, creano concorrenza sleale e sottraggono linfa vitale alle imprese vere, sane e in regola con le normative vigenti”.
“La CAES è uno straordinario luogo di incontro di rappresentanti di interessi specifici e di parte – ha concluso Meloni – che si ritrovano senza pregiudizi per affrontare assieme i problemi ed assieme individuare le soluzioni possibili. E’ il grande “asso nella manica” che il mondo dell’artigianato edile sardo ha per uscire da questa situazione di crisi”.
Meloni ha manifestato, inoltre, la piena disponibilità ad affrontare con la dovuta efficacia, le esigenze dei colleghi costruttori al fine di rispondere, anche tempestivamente, alle istanze provenienti dal comparto edile, imprese e lavoratori, in un momento particolarmente complesso e difficile, quale quello attuale.