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Stop al calcetto e agli sport di contatto, il CSI dice no

CSI

Su un possibile prossimo stop degli sport di contatto, in un comunicato del Centro Sportivo Italiano tutta la preoccupazione a salvaguardia della promozione sportiva, amatoriale e dilettantistica, nonché delle migliaia di lavoratori occupati nello sport di base.

“In merito all’ipotesi circolante in queste ore – si legge nella nota dell’ente – di un possibile provvedimento di sospensione degli sport di contatto, il Centro Sportivo Italiano si atterrà, in spirito di cooperazione con le autorità e a tutela degli atleti e delle atlete, al massimo rispetto delle norme. Qualora il Governo dovesse decidere in tale direzione, il CSI provvederà all’immediata adozione delle misure previste, pronto a riprendere e proseguire tutte le attività, appena le condizioni sanitarie lo consentiranno.

Si ritiene opportuno, tuttavia, richiamare l’attenzione delle autorità a vigilare perché lo sforzo a favore dello sport in sicurezza attuato da Enti sensibili come il CSI, come dalle ASD e SSD affiliate, non risulti poi penalizzato da comportamenti inadeguati e non verificabili, a cui si assiste in attività spontanee e/o gestite privatamente, rimarcando come la filiera dei campionati dilettantistici e giovanili è assoggettata a rigorosi protocolli igienico-sanitari di cui l’Ente si è dotato per la ripartenza delle attività, anche grazie alla collaborazione di partner scientifici di assoluto valore. Si tratta di attenzioni necessarie per la ripresa e per la prosecuzione che, adottati con puntualità nei campionati indetti dal CSI, consentono di minimizzare i rischi e di contribuire a tenere sotto controllo l’evoluzione del contagio.

Nel riporre ampia fiducia nelle decisioni del Governo, delle Regioni e delle autorità sanitarie preposte, il Centro Sportivo Italiano, sente di esprimere però anche il senso di una grande preoccupazione, raccomandando il massimo impegno al fine di salvaguardare la promozione sportiva, amatoriale e dilettantistica, nonché le migliaia di lavoratori occupati nello sport di base. Il CSI riconferma la propria vicinanza a tutte le ASD e SSD, impegnandosi ad accompagnarle nella promozione delle attività, delle discipline sportive e delle metodologie non di contatto, che dovessero risultare ancora praticabili.

Sportivamente, al fianco del Governo e di tutte le istituzioni locali, saremo pronti a giocare la nostra partita per battere questo virus e riprenderci il nostro diritto di vivere in libertà e sicurezza lo sport”.

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