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San Gavino Monreale
giovedì, 14 Novembre 2024
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La via Convento trasformata in una “pista automobilistica”? Le proteste dei residenti

Eventi e manifestazioni

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Via Convento è al centro di discussioni e allarme, negli ultimi giorni. Oggetto della discordia, questa volta, è l’altissima velocità con cui mezzi di ogni dimensione e cilindrata percorrono la strada. Il pericolo diventa esponenziale, essendo la via Convento sede di un plesso scolastico, della chiesa e del campo sportivo comunale “Santa Lucia”: il traffico pedonale, soprattutto di bambini e ragazzi, è elevato.

Tra i messaggi arrivati alla nostra redazione, ne pubblichiamo due che denunciano a chiare lettere una situazione diventata ormai intollerabile.

Salve. Sono una vostra lettrice. Vorrei segnalare la pericolosità della strada del Convento. Passeggiando a piedi i col cane o in bici… le macchine sfrecciano ad alta velocità… come su una pista. Ci vorrebbero i dissuasori di velocità, è pericoloso. E ci sono anche dei bambini che vivono lì vicino.

Una seconda lettrice ci scrive, ancora più allarmata, chiedendo il nostro intervento.

Salve, vi chiedo gentilmente se potete segnalare e magari verificare voi di persona che nella via Convento, a San Gavino, nel tratto che va dall’ufficio postale al passaggio a livello, si assiste in tutte le ore del giorno a delle vere e proprie gare da parte di automobilisti, con tutti i mezzi: auto, camion, due ruote. Non è più possibile uscire a fare 2 passi con bambini, cagnolini, etc. Assurdo. Ci sono bambini che giocano in convento, ragazzi che vanno a fare allenamento al campo e così via. È impressionante. Bisogna fare qualcosa, fermare queste pericolose velocità.

Il problema dell’alta velocità nelle vie di San Gavino Monreale (e più in generale, di tutti i centri abitati) è sempre più sentito. Noi ci schieriamo dalla parte dei cittadini, chiedendo l’installazione di opportuni sistemi dissuasori: se negli anni precedenti i “dissuasori naturali” offerti dalle radici dei pini abbattuti scoraggiavano le alte velocità, ora il lungo rettilineo e la carreggiata più ampia incoraggiano a schiacciare il piede sull’acceleratore.

Ci chiediamo (ironicamente e malinconicamente) se, col senno di poi, sarebbe forse stato meglio lasciare i bellissimi pini al loro posto.

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