Sale il livello di allerta per una nuova ondata di contagi da Covid-19 in Sardegna e arrivano le prime ripercussioni anche sul nostro territorio, con i Sindaci sempre più preoccupati dall’andamento dei numeri nella nostra Regione.
Come accade a Samassi, dove il Sindaco Enrico Pusceddu ha comunicato che la Casa di riposo di Samassi interromperà temporaneamente – in via precauzionale – l’accesso alle visite in presenza di parenti e conoscenti degli anziani ospiti della struttura. Il provvedimento entrerà in vigore da oggi 24 agosto 2020 e si protrarrà (salvo proroghe) fino al 7 settembre 2020.
“Ci scusiamo per queste due settimane di disagio – comunica il Sindaco Pusceddu – ma, vista l’incertezza del periodo, si è deciso in accordo con i referenti della struttura di non dare nulla per scontato nella salvaguardia della salute dei nostri anziani. Naturalmente restano a disposizione le visite in videoconferenza o tramite i contatti telefonici dedicati secondo le modalità già avviate in precedenza”.
Anche se i casi più preoccupanti di focolai sono concentrati nel Nord Sardegna, arrivano i primi giri di vite anche nel Campidano. I numeri parlano chiaro, siamo davanti a un ritorno dei contagi che non può essere sottovalutato.
Numeri, è bene ricordarlo, in crescita in Sardegna a causa dei “turisti positivi” entrati nella nostra regione senza alcun controllo (né alla partenza, né all’arrivo). E no, non si tratta dei “migranti” (capro espiatorio preferito da certe frange politiche) ma dei “rich kids”, i cosiddetti “ragazzi ricchi” o più banalmente i “figli di papà” che dopo aver fatto vacanze in Croazia o Spagna, si sono concessi una seconda vacanza in Costa Smeralda, portando il virus.
La Sardegna, da paradiso Covid-free, si è trasformata (giornalisticamente, ancor più che da un punto di vista sanitario) in un territorio a rischio. Chissà se ce ne ricorderemo, alle prossime dichiarazioni trionfalistiche dei nostri governanti.