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sabato, 21 Dicembre 2024

Ferragosto in Sardegna, tutto esaurito per agriturismi e campeggi

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Ferragosto sorride agli operatori nell’estate nera per il turismo a causa dell’emergenza sanitaria. Si registrano numeri positivi, anche superiori nelle richieste rispetto agli scorsi anni, in particolare per i camping e per gli agriturismi delle zone interne.

Il turismo sicuro e di prossimità sta premiando gli agriturismi che per Ferragosto hanno registrato numeri importanti dopo un giugno non pervenuto ed un luglio in chiaroscuro, anche se i posti a sedere (nel rispetto delle normative anti Covid) sono notevolmente ridotti.

Questo quanto emerge da una analisi di Coldiretti Sardegna sulla base delle indicazioni di Terranostra Campagna Amica. A prevalere notevolmente, tra gli ospiti, sono gli italiani che in periodo di Covid stanno riscoprendo il territorio ed il fascino del menù tipico a km0, all’insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta ma anche della sicurezza, visto che le campagne sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

Certo i numeri del 2019 rimangono un miraggio per i circa 550 agriturismi che contano circa 6.700 posti letto: 42.256 arrivi che si sono fermati nelle strutture per una media di 3,47 giorni (per un totale 146.496 presenze) con una crescita dell’11,81% rispetto al 2018 (elaborazioni Coldiretti Sardegna su dati Sardegna turismo).

“Agosto sta rappresentando una luce in questa stagione nera – afferma Michelina Mulas, presidente di Terranostra Campagna Amica Sardegna, l’associazione degli agriturismo Coldiretti -. Per Ferragosto abbiamo registrato nella maggior parte degli agriturismi Campagna Amica il tutto esaurito con le sale però ridotte di circa il 50% per garantire il distanziamento. Nelle zone interne i numeri sono stati nettamente superiori rispetto agli anni scorsi. E abbiamo qualche segnale positivo anche per settembre. La convivenza con il Covid ha cambiato le abitudini con la riscoperta del nostro territorio, del cibo tipico a km0, favorendo a Ferragosto gli agriturismi dell’interno di solito ad agosto più penalizzati essendo più lontani dalle coste”.

Anche i campeggi al completo per Ferragosto anche se la media del mese rimane sempre in rosso e a due giorni dalla festa dell’Assunta già si registrano dei cali. La seconda metà del mese, che nel calendario turistico solitamente segna il picco degli arrivi e delle presenze, prosegue con numeri sotto la media, complici la crisi economica e l’incertezza rispetto al futuro prossimo.

“Quest’anno solo le giornate di Ferragosto hanno confermato le medie del periodo – spiega Nicola Napolitano, presidente di Faita Sardegna –. La pandemia ha cambiato però fortemente le abitudini e le possibilità di spesa rispetto agli anni scorsi”.

Situazione attuale. Se il Ferragosto ha sancito il tutto esaurito per tutte le strutture messe a disposizione nei campeggi (bungalow e aree per camper e tende) ad oggi resistono solo i bungalow. “Questo significa che per quei pochi giorni di vacanza ferragostana, molti ne hanno approfittato per qualche giornata di libertà in tenda o camper. Chi invece ha ferie più lunghe preferisce il distanziamento offerto dalle mobil home” spiega ancora Napolitano.

Meno disponibilità di spesa. Le famiglie hanno meno disponibilità economica, nettamente inferiore rispetto agli anni scorsi, secondo le rilevazioni del Centro studi Faita. Vi è un crollo nelle presenze nei ristoranti interni alle strutture dei campeggi, mentre hanno tenuto le pizzerie.

“Oltre alla meno disponibilità dovuta alla crisi economica, l’incertezza sul futuro porta gli italiani (che quest’anno sono in netta maggioranza nei campeggi) a spendere di meno”, come del resto conferma uno studio del Censis: il 68% degli italiani ha paura per la situazioni economica familiare, con un + 39,8% che ha incrementato il proprio risparmio durante il lockdown, in una epoca in cui l’unica certezza è che “tutto può succedere”.

Incognita settembre. Al momento il mese di settembre rimane ancora una incognita. Il recente decreto di chiusura delle discoteche assieme alle notizie dell’aumento dei contagi, non stanno favorendo le prenotazioni. “Se questa stagione contava di risollevarsi con i mesi di agosto e settembre, c’è da dire che le prospettive non sono come speravamo. Sta aumentando nuovamente la paura per gli spostamenti e questo lo registriamo anche nelle nostre strutture all’aria aperta dove garantiamo grazie a grandi spazi (in media ci sono 100 metri quadri a persona), la possibilità di effettuare il distanziamento necessario”.


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