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Villacidro, vietato giocare a pallone in piazza

Cartello in piazza Sant'Antonio a Villacidro

È vietato il gioco con il pallone. Succede a Villacidro, in piazza Sant’Antonio, dove è apparso un cartello che sta facendo discutere maggioranza e opposizione e che raccoglie pareri discordanti tra i cittadini.

“Sembra strano – afferma in un lungo post Federico Sollai, consigliere comunale di opposizione – ma proprio oggi, all’indomani di un periodo durissimo di isolamento forzato che ha visto i nostri bambini, le nostre future generazioni, il futuro del paese e della nostra società, veniamo a sapere che l’Amministrazione Comunale di Villacidro decide di porre un divieto di “giocare a pallone” sulla Piazza S. Antonio”.

Il cartello è stato apposto dall’Amministrazione Comunale di Villacidro dopo anni di segnalazioni di comportamenti irrispettosi presso la Piazza Sant’Antonio, trasformata da gruppi di ragazzi in un campo da calcio, che incuranti dei presenti, giocavano a pallone arrecando disturbo – se non pericolo – per i passanti, compresi anziani e bambini piccoli.

“Io sono convinto – prosegue Sollai – che con i divieti non si educano i bambini. I bambini si educano con il dialogo, con il confronto, mettendosi nei loro panni, parlando con il loro linguaggio, sforzandosi di capire le loro esigenze i loro bisogni e le loro necessità. Perché giocare nelle piazze, a contatto con i coetanei e con la comunità, è per loro un bisogno ed una necessità per crescere, per formarsi e diventare grandi. Una comunità che non pensa prima di tutto ai bambini è una comunità senza futuro”.

Anche la sindaca Marta Cabriolu è intervenuta sull’argomento, dicendosi dispiaciuta per essere stata costretta a vietare laddove il buon senso, il dialogo con i genitori e il rispetto della civile convivenza non sono bastati.

“Dopo quattro anni di lamentele – ha dichiarato la prima cittadina di Villacidro segnalazioni anche scritte, cittadini, parrocchiani e residenti del posto hanno chiesto un intervento deciso perché la situazione, nelle ultime settimane è diventata insostenibile. Di cosa parliamo? Parliamo di ragazzini e giovanotti che giocano a pallone fino a tarda notte, incuranti di quanto li circonda: giocano durante l’orario delle funzioni religiose, tanto che i palloni vengono recuperati dentro la chiesa; giocano in presenza di bimbi piccoli, mamme con carrozzine e anziani mettendo a rischio l’incolumità pubblica e colpendo con forti pallonate le persone sedute o intente a prendere una boccata d’aria; giocano e quando capita che vengano rimproverati si scagliano conto chi li riprende con minacce e un linguaggio irripetibile; queste sono solo alcune delle numerose lamentele ricevute. Di fronte a queste cose un Sindaco non può più tergiversare”.

I tanti frequentatori raccontano una situazione intollerabile, con ragazzi che scagliano pallonate sui presenti, che rispondono con insulti e bestemmie ai rimproveri, che disturbano le funzioni religiose nella chiesa adiacente. Insomma, l’intervento dell’Amministrazione è stato un atto dovuto, secondo Marta Cabriolu, e non una decisione vessatoria per impedire ai ragazzi di divertirsi.

“Per dovere di cronaca – conclude la sindaca – devo riferire che ho ricevuto una delegazione di genitori e di ragazzi, coi quali c’è stato un bel confronto sulla situazione della Piazza e sul cartello. Ho spiegato loro che Villacidro è fortunatamente dotata di molti spazi liberi. I ragazzi, dalla prossima settimana, avranno la possibilità di utilizzare il campetto da calcio di via Farina con un calendario apposito, in condivisione con altre associazioni e con ragazzi più grandi”.

Marta Cabriolu, sindaca di Villacidro
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