Lello Floris è ufficialmente il nuovo mister della USD Gonnosfanadiga. La squadra, che milita in Promozione Regionale, si aggiudica le prestazioni di un allenatore giovane ma che ha già maturato grande esperienza.
Ripercorriamo, attingendo dal sito della società gonnese, il curriculum di Lello Floris, che abbiamo avuto il piacere di intervistare durante la pandemia
, esattamente tre mesi fa, nel nostro format “Raccontare San Gavino ai tempi del coronavirus”.Lello dopo aver conseguito la laurea in scienze motorie viene chiamato da Orrù, al Sant’Elena in Eccellenza. Inizia così la sua storia, partendo da preparatore atletico per poi sedere sulla panchina. Il duo Floris-Orrù si ripete con le stesse modalità, e stessa categoria, a Villacidro. Da quel momento saranno solo panchine.
Lello viene chiamato a Seui in seconda categoria, il suo lavoro da subito ottimo risultato. Campionato da protagonisti e salto in Prima Categoria garantito. Arriva così la chiamata del Selargius Calcio in serie D. A Selargius ho incontrato il mio maestro – ci dice Lello – Vincenzo Fadda.
Vincenzo allena la serie D mentre Lello lo affianca come vice, non solo, ha il compito di traghettare la Juniores. La Juniores del Selargius vince per due anni il titolo regionale e disputa le fasi nazionali. Dopo tre anni Lello passa al Tonara, la squadra del suo paese, dove vince il campionato. Dalla Promozione all’Eccellenza.
Confermato alla guida dei rossoneri anche l’anno successivo. Dopo l’esperienza casalinga viene chiamato dall’Abbasanta in Prima Categoria dove all’ultima giornata e all’ultimo minuto vede sfumare la vittoria del campionato. Archiviata l’esperienza con l’Abbasanta è il turno di Seulo. Lello resta a Seulo per due anni facendo molto bene sopratutto nel primo anno. Nell’ultima stagione il mister di Tonara fa ritorno all’Abbasanta.
Per proseguire la sua carriera, Lello Floris ha scelto Gonnosfanadiga, entrando in una società competitiva e ben strutturata, e che ora potrà avvalersi anche della competenza di un grandissimo professionista.
In bocca al lupo, Lello!