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Diabetologia e sanità sarda, il Consigliere Segretario Emanuele Cera scrive all’Assessore Nieddu

Emanuele Cera

Il consigliere regionale Emanuele Cera, segretario del Consiglio Regionale, scrive una lettera all’Assessore Regionale alla Sanità Mario Nieddu, per portare all’attenzione dei vertici isolani lo stato drammatico della sanità della Provincia di Oristano e chiedendo il ripristino immediato del Servizio di Diabetologia nell’ospedale di San Gavino Monreale, a cui fanno riferimento anche moltissimi pazienti dell’oristanese.


Oggetto: Disagi della sanità Oristanese.

Pregiatissimo Assessore,
chiedo nuovamente la tua attenzione sul drammatico problema della sanità della Provincia di Oristano. Argomento sul quale ho più volte rivolto appelli che sono caduti nel vuoto.

Come ben saprai l’attuale fotografia della situazione sanitaria nel mio territorio è sempre più a toni scuri per un servizio carente, e da più parti, si levano grida di protesta, anche autorevoli, per il mancato servizio causato da uno smantellamento della sanità che resta sempre un basilare diritto della persona che richiederebbe invece una risposta e una seria attenzione per la tutela della salute di tutti.

È del tutto evidente che dovrai mettere in campo tutta la tua autorevolezza per trovare una soluzione a questo forte malessere che serpeggia nella comunità provinciale.

La drammatica situazione che oramai ricomprende carenze sia dal punto di vista dell’organico nei vari settori sanitari, che logistico, anche con la cessazione dell’emergenza, non ha visto miglioramenti nel sistema. Infatti, è notizia di ogni giorno qualche appello da parte di associazioni e sindacati di miglioramento e richiesta di ascolto per una soluzione definitiva a favore dei pazienti della Provincia di Oristano.

L’emergenza coronavirus al quadro già piuttosto tragico della sanità di Oristano, “ha interrotto screening e follow-up,pertanto attualmente sono ancora garantite visite solo ai casi urgenti e la prevenzione non ha ancora ripreso il regolare percorso.

I presìdi ospedalieri sono in affanno per sopperire alla carenza di organico di Bosa e Ghilarza, e anche prima dell’emergenza si è fatto ricorso a esterni o liberi operatori

Le visite specialistiche sono ferme o hanno subito un rinvio con un ulteriore allungamento delle liste d’attesa. La situazione è critica per tutto ciò che riguarda il Parkinson, le terapie on- cologiche, le malattie cardiovascolari, gli interventi chirurgici, le patologie legate al Diabete”.

Certo è che la sanità pubblica ha avuto un approccio del tutto differente da quella privata convenzionata che, nonostante l’emergenza Covid, ha continuato ad erogare le prestazioni: Il sistema pubblico è al collasso e occorre porvi subito rimedio. Gli ambulatori privati invece, hanno garantito le prestazioni; ma non tutti possono permettersi una sanità privata e questo è da tenere in debita considerazione.

La popolazione anziana vede i soggetti più deboli dai quali proviene un’alta e legittima domanda di assistenza. Nell’immediato e poi con la riforma della Sanità si deve tener conto di queste esigenze, potenziando i servizi nel territorio e tutelando i presidi territoriali altrettanto importanti per la prevenzione e la tutela del diritto alla salute delle persone anziane e non solo.

A tutti questi problemi si aggiunge inoltre la richiesta di un immediato e totale ripristino del Servizio di Diabetologia all’interno dell’ospedale NS di Bonaria di San Gavino Monreale. Questo ulteriore grido di aiuto rappresenta l’ennesima richiesta di “buona sanità”. Per questo motivo ti esorto a voler compiere un gesto concreto di comprensione verso una serie di malati che si vedono smantellato un servizio essenziale nel proprio territorio.

Servizio di cui beneficiano anche i pazienti dell’oristanese.

Ti chiedo di esprimere tutto il tuo impegno, per porre fine a questa inaccettabile situazione che discrimina oltre modo il territorio della provincia di Oristano e del medio campidano

Nonostante le rassicurazioni più volte fornite, la situazione sembra essere in un pericoloso stallo che lede il diritto di tutti di tutela alla salute.

Speranzoso di un tuo tempestivo e immediato intervento e, con l’auspicio che non rimanga l’ennesima lettera morta, rimango in attesa di un cortese e sollecito riscontro.

Con l’occasione porgo cordiali saluti.

Il Consigliere Segretario
Emanuele Cera

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