“Reputiamo inaccettabile la perdita integrale del Servizio di Diabetologia che si sta decidendo di dislocare nel territorio senza l’avvio di alcun confronto di merito non solo con le organizzazioni sindacali, ma in totale spregio del parere contrario della stragrande maggioranze dei sindaci del territorio e quindi dei cittadini”.
Le segreterie territoriali del Medio Campidano dei sindacati di medici e di funzione pubblica si scagliano contro la direzione dell’ASSL Sanluri e contro la dirigenza dell’ATS Sardegna. Un lungo ma importante comunicato in cui si denuncia la mancanza di dialogo e di condivisione delle scelte con le associazioni di medici e lavoratori.
Nel comunicato stampa – firmato dai segretari territoriali di CGIL, CISL e UIL – una lunga lista di annose problematiche insolute e di nuove problematiche, come lo spostamento del Servizio di Diabetologia, al centro dello scontro tra sindaci e azienda sanitaria regionale.
Ecco il comunicato stampa integrale.
VERTENZA SERVIZI SANITARI ASSL DI SANLURI
Le scriventi Segreterie Territoriali, facendo seguito alla propria precedente nota dello scorso 28.5.2020, indirizzata al Direttore di ASSL Sanluri, Dr. Giorgio Carboni, con la richiesta di informazioni e di attivazione confronto sulle ventilate modifiche dell’organizzazione dell’ospedale N.S. di Bonaria
DENUNCIANO
la totale mancanza di qualsivoglia riscontro alle nostre manifestate esigenze di informazione e dialogo e l’inaccettabile silenzio della Dirigenza dell’Ats, sia locale che regionale.
Silenzio tanto più incomprensibile in questo particolare momento di preoccupazione e disorientamento generale delle lavoratrici e dei lavoratori, che oggi più che mai, chiedono di essere coinvolti e resi participi delle scelte che l’Azienda è in procinto di compiere in questa fase di riavvio dei servizi.
Le preoccupazioni principali riguardano la ventilata ipotesi di riorganizzazione delle attività e della dislocazione fisica dei singoli reparti che, se rispondesse al vero, determinerebbe una riduzione di posti letto e di locali di alcune UUOO come Ortopedia, Chirurgia generale, Ginecologia.
Le suddette preoccupazioni, qualora fossero fondate, costituirebbero un depotenziamento dell’ospedale ed un peggioramento delle condizioni lavorative.
Pur non entrando nel merito delle specifiche criticità delle singole Unitità operative, non possiamo esimerci dal rimarcare la grave carenza di organico, medici, infermieri e oss, che in alcuni reparti risulta al limite della sicurezza e della legalità e pertanto ampiamente inadeguati a garantire livelli di assistenza e cura ai bisogni dei cittadini.
Solo per citarne alcuni richiamiamo le gravi carenze dei reparti di Radiologia, Medicina Trasfusionale e Chirurgia generale, dove per chiudere i turni di servizio, le lavoratrici e i lavoratori si stanno sottoponendo a turni massacranti oltre il loro debito orario previsto, al numero massimo di turni notturni e di reperibilità mensili previsti dal CCNL, a reperibilità telefoniche diurne, non formalizzate né formalizzabili secondo CCNL. Cosi come continua ad essere totalmente inadeguato ai bisogni il Pronto Soccorso dove non si è mai riusciti ad attivare l’Osservazione Breve Intensiva (OBI), indispensabile anche per la sorveglianza di casi sospetti COVID.
Segnaliamo che negli ultimi 10 anni non è mai stata formalizzata una struttura di Neurologia, pur essendo stata prevista nell’atto aziendale della precedente ex-ASL Sanluri, ed essendo ancora prevista nel vigente atto aziendale della ATS Sardegna, avendo già acquisito da tempo 2 neurologi e più recentemente 1 Tecnico di Neurofisiopatologia.
Reputiamo inaccettabile la perdita integrale del Servizio di Diabetologia che si sta decidendo di dislocare nel territorio senza l’avvio di alcun confronto di merito non solo con le organizzazioni sindacali, ma in totale spregio del parere contrario della stragrande maggioranze dei sindaci del territorio e quindi dei cittadini.
Con altrettanta forte preoccupazione segnaliamo la problematica della Medicina Territoriale dove i servizi risultano ancora parzialmente sospesi, potendo rispondere solo ed unicamente alle urgenze, e dove è invece urgente avviare la ripartenza al fine di rispondere alle esigenze ed ai bisogni di salute dei cittadini. Ci chiediamo come e quando si intenda intervenire, per abbattere le liste d’attesa, che in questo drammatico periodo di emergenza risultano essere davvero di proporzioni allarmanti e ripristinare quanto prima la continuità assistenziale.
Per le ragioni anzi dette, sollecitiamo ancora una volta la Dirigenza dell’Ats a voler accogliere la nostra richiesta di avvio di un tavolo di informazione e confronto sulle problematiche legate alla ripartenza dei servizi nel territorio e nell’ospedale e della sua presunta riorganizzazione.
Invitiamo caldamente la Dirigenza della ASSL di Sanluri a voler abbandonare la strada delle scelte unilaterali e delle direttive impartite in assenza di qualsivoglia confronto e prive di compravate e ragionevoli motivazioni. Come il persistente divieto ai lavoratori di parcheggiare i propri veicoli all’interno dell’ospedale per riservare tali spazi esclusivamente agli utenti esterni. Una decisione che ha scatenato un notevole malcontento tra i lavoratori e creato disagi ai cittadini ed agli esercizi commerciali che operano nell’area di sosta esterna, per la quale reiteriamo la richiesta di una sua immediata revoca.
L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia, peraltro ancora in atto, ha rimesso al centro delle decisioni pubbliche i temi riguardante la salute, sia collettiva che individuale, quale bene comune.
Il sindacato confederale reputa prioritario difendere e consolidare il nostro sistema sanitario nazionale pubblico e universale ed il territorio, con i suoi servizi territoriali e le specificità territoriali, quale ambito privilegiato di produzione e tutela della salute.
Perciò auspichiamo e ribadiamo la necessità dell’avvio tempestivo di un confronto costruttivo che metta al centro il valore di chi, operando nella sanità, contribuisce concretamente a migliorare questo prezioso bene comune.
Le Segreterie Regionali CGIL – CISL – UIL Funzione Pubblica, hanno già proclamato lo stato di agitazione del personale dell’Ats ed è già in atto la procedura di raffreddamento dei conflitti nella competente sede della Prefettura di Cagliari.
Ciò detto, se la presente ennesima richiesta di informazione e confronto dovesse ancora una volta non trovare riscontro, sarà nostra cura richiedere un intervento del Prefetto, supportando tale azione con la messa in campo di ulteriori forme di mobilitazione e di protesta con il coinvolgimento delle lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini del Territorio.
Segretario CISL medici Medio-Campidano: F.to Dr. Marcello Deriu
Segretario CISL Fp Medio-Campidano: F.to Loredana Zuddas
Segretario CGIL medici Sardegna Sud Occidentale: F.to Dr. Gianfranco Picchiri Segretario CGIL FP Sardegna Sud Occidentale: F.to Ercole Colombo
Segretario UIL medici Medio-Campidano: F.to Dott.ssa Anna Maria Vecchi Segretario UIL FPL Medio-Campidano: F.to Mario Sollai