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Coronavirus, verso la “Fase 3”: la Sardegna riapre ai turisti

Sardegna

La Sardegna viaggia verso la “Fase 3”, con diverse novità e ulteriori allentamenti alle restrizioni che hanno contraddistinto gli ultimi mesi. Di seguito il testo dell’ordinanza numero 27 del 2 giugno 2020, emanata dal Presidente Christian Solinas.

Ordinanza numero 27 del 2 giugno 2020 [file.pdf]

In Sardegna, dunque, niente passaporto sanitario, ma sarà obbligatoria la registrazione per chi arriva sull’isola, con la compilazione di un questionario per tracciare anche gli eventuali spostamenti interni. Il questionario si potrà compilare online sul sito della Regione prima della partenza, o attraverso la app “Sardegna Sicura” scaricabile dagli app-store per sistemi operativi Ios e Android. Al momento della partenza, da porti e aeroporti, bisognerà presentare una copia della ricevuta della registrazione, unitamente alla carta d’imbarco e ai documenti di identità. Fino al 12 giugno, comunque, sarà possibile compilare il modulo anche a bordo.

Come si evince dall’ordinanza sopraccitata, la registrazione è obbligatoria per “tutti i soggetti che intendono imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna, a prescindere dai luoghi di provenienza e al solo fine di monitorare gli ingressi e le permanenze su tutto il territorio regionale”. I dati dei passeggeri verranno conservati per quattordici giorni. 

Da oggi riaprono dunque le frontiere regionali, senza alcuna limitazione se non la registrazione. All’arrivo nei porti e negli aeroporti della Sardegna, tutti i turisti saranno sottoposti alla misurazione della temperatura, che non dovrà superare i 37,5 gradi, e dovranno compilare una scheda sanitaria “di ricerca di possibili pregresse infezioni o contatti col coronavirus, contenuta nel modulo di registrazione, dando eventualmente anche il proprio consenso per l’indagine epidemiologica regionale”.

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