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Coronavirus oggi e domani: alcune domande sul sistema sanitario in Sardegna

Nato da un accordo del luglio 2017, Il Mater Olbia Hospital – la prima delle tre strutture ospedaliere private individuate dalla Regione come uno dei sei presidi Covid2019 in Sardegna – entra in funzione (secondo quanto leggiamo dal sito dedicato, materolbia.com) dicembre 2018 con i primi ambulatori; riceve l’accreditamento dalla Regione Sardegna nel giugno 2019 e da luglio (meno di un anno fa) si avvia l’attività del ricovero.

Una struttura nuovissima ma, in verità, non del tutto operativa. Presidente del Mater Olbia è Rashid Al Noaimi, uomo di fiducia dell’emiro del Qatar (Tamim bin Hamad al-Thani) e amministratore del colosso Qatar Foundation (che ha per presidentessa la madre di Tamim al Thani, sheikha Mozah bint Nasser al-Missned). Sì perché, di fatto, il Mater Olbia Hospital è – come leggiamo nel sito della struttura – “il risultato della partnership fra la Qatar Foundation Endowment e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma [a sua volta costituita dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ndA] che hanno deciso di unire le competenze ed esperienze”. Una clinica privata in Sardegna, fondato con i soldi provenienti dal Qatar (https://www.sardegnareporter.it/2019/04/qatar-foundation-tanti-i-misteri-che-impediscono-il-definitivo-decollo-del-mater-olbia-hospital/279531/), riceverà i fondi indirizzati dalla Regione alla ‘lotta’ al Covid2019. Che la regione avesse intenzione di potenziare questa e altre strutture private dell’isola, non è certo una novità, dato che avevamo avuto notizia, appena nel gennaio 2020 – quindi poco prima dell’emergenza Covid2019 – di un aumento dei fondi destinati dalla giunta Solinas alle strutture private (https://www.unionesarda.it/articolo/salute/2020/01/11/sanita-la-regione-stanzia-99-milioni-per-8-cliniche-private-69-974128.html). Con grande “soddisfazione” il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas (PSd’Az, sardisti, sì, ma alleati della Lega dal 2018) annuncia, in queste tremende settimane di marzo, il coinvolgimento del Mater Olbia (http://www.regione.sardegna.it/j/v/2568?s=406007&v=2&c=392&t=1) nella ‘lotta’ al coronavirus.

La struttura di Olbia nasce con lo scopo di “fornire assistenza sanitaria avanzata e di eccellenza ai cittadini della regione Sardegna e a tutti gli altri pazienti, anche provenienti da altri Paesi”. La mission è quella cioè di fornire “prestazioni di alto livello di qualificazione professionale e tecnologica,” quindi ‘supertecnologiche’ e ‘di lusso’ (https://materolbia.com/index.php/chi-siamo/missione). Nel frattempo si lasciano a un passo dalla chiusura, tutta una serie di strutture pubbliche, che non sono state individuate presidi Covid2019 – per la loro inadeguatezza e arretratezza forse?

Chissà quali sono i criteri seguiti per l’individuazione delle strutture Covid2019 per dare vita al “piano d’emergenza” (si veda la delibera dell’11 marzo 2020 con il piano strategico https://delibere.regione.sardegna.it/protected/50046/0/def/ref/DBR50044/ ). Dato che anche il Mater Olbia non navigava certo in buone acque, date le polemiche sulla sua gestione definita “fallimentare” (ad esempio dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/gallura/2020/01/27/carla-cuccu-m5s-il-mater-olbia-e-in-vendita-ma-qatar-fundation-sm-136-980237.html), questi criteri sono ancora meno chiari.

Ma se anche il Mater Olbia e le altre strutture private dell’isola fossero “più all’avanguardia” e più adeguate rispetto alle restanti strutture pubbliche, allora ci sarebbe tanto da fare per migliorare queste ultime, anziché abbandonarle! Occorrerebbe fare questo anziché rassegnarsi all’idea, quasi inesorabile e per questo estremamente dannosa, che qualora la situazione dovesse ulteriormente peggiorare, sarebbe una vera catastrofe! Allora ben vengano le discussioni, dal gusto troppo politico, di costruire nuovi ospedali; ben vengano le raccolte fondi, avviate dai privati cittadini, per dare una mano in una situazione d’emergenza: ma è di primaria importanza pretendere dalla Regione che si garantisca il funzionamento non solo di strutture ospedaliere di lusso e d’avanguardia, ma di tutte le strutture ospedaliere dell’isola, per garantire la cura a tutti, davvero a tutti e non solo nelle situazioni di emergenza.

Incredibile, a meno che non si tratti di un pesce d’aprile, la foto di gruppo del personale del Mater Olbia, finita sui  social network il 1 aprile 2020, secondo la fonte: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/gallura/2020/04/01/apre-il-reparto-covid-al-mater-olbia-la-foto-di-gruppo-diventa-un-136-1004113.html

La.F.

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