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La grande generosità delle Partite IVA sangavinesi

Solidarietà

Sono tempi difficili per le Partite IVA sangavinesi. Già prima di questa emergenza da coronavirus, che ha costretto buona parte delle attività commerciali sangavinesi alla chiusura, la situazione era critica. Come documentato sul nostro sito in diretta, il 22 gennaio 2020 i commercianti e professionisti sangavinesi hanno lanciato un primo grido d’allarme rivolto a Governo e Amministrazioni Locali, con una grande e rumorosa manifestazione per le vie del paese e con l’occupazione simbolica dell’aula consiliare.

In seguito ai vari Decreti del Premier Conte, che hanno via via ristretto il numero delle attività a cui è consentito lavorare, tantissime Partite IVA hanno visto ridursi a zero il fatturato. In un sistema che non tutela assolutamente i lavoratori autonomi, questo ha e avrà un impatto devastante sul tessuto economico e sociale di San Gavino Monreale, di cui purtroppo vedremo gli effetti nei mesi a venire, soprattutto se il Governo non procederà a misure di sostegno (almeno) equiparabili a quelle riservate ai lavoratori dipendenti.

Nonostante il futuro si prospetti grigio e incerto, proprio dall’associazione dei commercianti sangavinesi vengono fulgidi esempi di solidarietà e di sostegno (anche economico) a chi, in questi giorni complicati, ha lanciato un grido di aiuto attraverso le pagine del nostro sito.

Alcuni operatori del 118 di stanza a San Gavino, infatti, per paura di tornare nelle loro case a fine turno, ci hanno chiesto di pubblicare un annuncio, in cui si cercavano due case in affitto per qualche mese (almeno fino all’emergenza Covid-19). Comprensibilmente tutti i volontari hanno paura di rientrare nelle loro case, dalle famiglie, e rischiare di infettare coniugi e figli. Il loro lavoro li mette a contatto quotidianamente con decine di persone potenzialmente positive al coronavirus.

Immediatamente è scattato il passaparola tra i commercianti sangavinesi, che nel giro di poche ore, hanno offerto – a titolo completamente gratuito – due case sfitte agli operatori. Altri commercianti e cittadini volenterosi hanno contribuito attivamente nel reperimento di eventuali elettrodomestici mancanti e tantissimi si sono offerti per pagare bollette, gas o legna da ardere, in modo che tutto questo non gravasse sugli operatori del 118

, già pesantemente impegnati – fisicamente ed emotivamente – al servizio della comunità.

Dulcis in fundo, i commercianti hanno anche sposato immediatamente la causa della
Grande Raccolta Fondi per l’Ospedale di San Gavino donando interamente la cifra residua del Concorso Natalizio SangaVinco (si tratta nel dettaglio di un buono spesa da 200 € mai riscosso, con i termini per il ritiro ormai scaduti).

E tutto questo non era stato raccontato, finora, perché il “bene si fa in silenzio”. E infatti non faremo nomi, ovviamente. Non sono importanti. Ma è importante raccontare questa piccola storia di solidarietà sangavinese, che scalda il cuore e regala un raggio di sole in questi giorni difficili e bui, in cui il cuore di tanti è colmo di preoccupazione – soprattutto per chi ha una Partita IVA e non può lavorare e deve mantenere la propria famiglia, ma che combatte in prima fila per tendere la mano a chi ha bisogno di aiuto.

Semplicemente, a nome di tutti, grazie.

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