All’indomani della notte del Decreto del Premier Conte che di fatto chiude gran parte delle attività produttive italiane (tranne quelle non ritenute essenziali, qui la lista di quelle che possono continuare a lavorare), c’è grande fermento tra i cittadini (obbligatoriamente sui social e nelle chat WhatsApp, dato che in piazza non è più possibile) per capire quanto questo ulteriore “giro di vite” cambierà le nostre abitudini.
Anche dal palazzo comunale arrivano le raccomandazioni alla cittadinanza. L’imperativo è “restare a casa” per quanto possibile e uscire solo in caso di necessità.
Anche l’assessore alla Protezione Civile Libero Lai, attraverso la sua pagina Facebook, ammonisce: “Per cortesia: il fatto che le attività possano stare (facoltativamene) aperte, non deve portare i cittadini a creare assembramenti o uscire per motivazioni futili. Per cortesia” – continua l’assessore – “l’obiettivo rimane sempre lo stesso! Uscirne il prima possibile! Abbiamo diverse attività che fanno la consegna a domicilio e alcuni volontari che portano a casa la spesa.”.
Si rincorrono infatti le iniziative dei commercianti, che si stanno organizzando per le consegne a domicilio, per minimizzare le “uscite” dei concittadini e minimizzare il rischio di un contagio che avrebbe effetti devastanti sul nostro territorio.
Proprio ai commercianti rivolge un pensiero l’assessore Lai: “Quando tutto sarà finito, impegniamoci a spendere di più nelle attività che purtroppo hanno dovuto sospendere o ridurre il servizio.”