L’ordinanza del ministero dell’Interno interviene per rendere omogenee le iniziative regionali sui provvedimenti contro chi viola le disposizioni del Governo.
Chi viola la quarantena per il Coronavirus rischia anche il carcere. Lo prevede la nuova direttiva inviata dal Viminale ai prefetti di tutta Italia. Le sanzioni per chi viola le limitazioni agli spostamenti sono quelle previste in via generale dall’art. 650 del Codice Penale (ammenda fino 206 euro e fino a 3 mesi di arresto), «salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del codice penale: delitti colposi contro la salute pubblica, che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica».
La stessa Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha disposto su una direttiva ai prefetti «per dar attuazione uniforme e coordinata delle disposizioni del Dpcm» con le misure per il contenimento del coronavirus «che investono profili di ordine e sicurezza pubblica».
Queste misure fanno seguito alle disposizioni del governo a cui hanno fatto seguito le ordinanze delle singole Regioni, come quella della Regione Sardegna che mette in quarantena chiunque arrivi dalle “zone rosse” (attualmente Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola) all’indomani dell’esodo dalle “zone rosse” avvenuta nella nottata del 7 marzo.