Qualche tempo fa è stato pubblicato un elenco di Comuni italiani nel dossier del Ministero della Salute comprendente le 44 zone più inquinate d’Italia a rischio tumori in cui oltre 6 milioni di italiani rischiano ogni tipo di patologia, dai tumori alla più “semplice” asma. Vediamo quali sono le zone più inquinate d’Italia a rischio tumori secondo il Ministero della Salute. C’è anche il comune di San Gavino Monreale.
Stando alle ultime notizie, sono 44 le aree del Paese inquinate oltre ogni limite di legge e si tratta di zone in cui i tumori sono aumentati del 90% in soli dieci anni e sono zone che attendono una bonifica dal 1996.
Zone più inquinate di Italia: al Nord e al Centro
Stando alle ultime notizie, sono 44 le aree del Paese inquinate oltre ogni limite di legge e si tratta di zone in cui i tumori sono aumentati del 90% in soli dieci anni e sono zone che attendono una bonifica dal 1996.
Tra le 44 zone più inquinate di Italia e rischio tumore vi sono: Sesto San Giovanni, Cerro al Lambro, Pioltello in provincia di Milano; Brescia; Trieste; Massa Carrara; Balangero in provincia di Torino; Casal Monferrato, Serravalle Scrivia e Saliceto in provincia di Alessandria; Emarese in provincia di Aosta; Cengio in provincia di Savona; Arenzano e Cogoleto in provincia di Genova; Piedimulera, Pieve Vergonte e Vogogna in provincia di Verbania, Cusio, Ossola; Pitelli in provincia di La Spezia; Livorno e Piombino, in provincia di Livorno.
E ancora: Broni in provincia di Pavia; Laghi di Mantova; Bolzano, dove si trova un grande impianto per la produzione di alluminio e di magnesio; Trento Nord, dove si trova una industria chimica da tempo nel mirino di discussioni; Venezia Porto Marghera; Laguna di Grado e Marano in provincia di Udine; Sassuolo in provincia di Modena; Scandiano in provincia di Reggio Emilia; Fidenza in provincia di Parma; Orbetello in provincia di Grosseto; e i Comuni di Anagni, Colleferro, Ferentino, Gavignano, Morolo, Paliano, Segni, Sgurgola e Supino; Terni,
Zone a rischio tumori in Italia: quali sono al Sud
Al Sud, poi, tra le aree più inquinate di Italia e rischiose per la salute umana vi sono: i Comuni del Litorale domizio flegreo e Agro aversano in provincia di Caserta e Napoli, come Acerra, Aversa, Caivano, Casal di Principe, Castel Volturno, Saviano, Mondragone, Pozzuoli, Santa Maria Capua Vetere, dove si registrano diversi casi di tumore polmonare e dello stomaco soprattutto negli uomini; i Comuni del Litorale vesuviano di Napoli, dove, stando a quanto riportato dal Ministero della Salute, le fonti di esposizione sono amianto e discariche e i dati di mortalità mostrano eccessi per le malattie degli apparati digerente e genitourinario negli uomini e nelle donne. In assenza di correzione per indice di deprivazione, nelle donne vi è un eccesso per tutte le cause e per tutti i tumori. Negli uomini tantissimi i casi di tumore alla pleura
E ancora: i Comuni di Val Basento in provincia di Matera, dove sono presenti diverse tipologie di impianti: chimico e di produzione di manufatti in cemento-amianto; Tito in provincia di Potenza. A seguire troviamo Manfredonia in provincia di Foggia e Monte Sant’Angelo, dove vi sono impianti chimici e discariche che sarebbero stati causa di tumore dello stomaco e dell’apparato respiratorio.
Nel lungo elenco delle zone inquinate di Italia ci sono anche Bari, dove risulterebbe un eccesso di mortalità per tutti i tumori e malattie dell’apparato respiratorio per la presenza della Fibronit, stabilimento di cemento-amianto; Taranto, dove la presenza dell’Ilva ha letteralmente fatto precipitare la situazione della città tra massimo inquinamento e morti per ogni genere di tumori che hanno colpito e colpiscono grandi e più piccoli; Brindisi.
Scendendo in Calabria, risulterebbero inquinate le zone di Crotone-Cassano-Cerchiara in provincia di Cosenza; Milazzo e San Filippo del Mela in provincia di Messina; Biancavilla in provincia di Catania; Priolo in provincia di Siracusa; Gela in provincia di Caltanissetta.
Infine, maglia nera per la Sardegna. Porto Torres in provincia di Sassari; i Comuni di Arbus, Assemini, Buggerru, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Carloforte, Domus de Maria, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Pabillonis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, Pula, San Gavino Monreale, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Sarroch, Siliqua, Teulada, Tratalias, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villacidro, Villamassargia e Villaperuccio.