Il Convento di Santa Lucia a San Gavino Monreale custodisce un tesoro sconosciuto ai più: uno strumento musicale, nobile e antico, che per anni ha fatto risuonare le sue note all’interno della Chiesa storica sangavinese.
Si tratta di un organo Tamburini installato nel Maggio del 1956. È uno strumento a due tastiere e pedaliera con trasmissione elettrica, che consta di circa 800 canne suddivise in 10 registri.
Nelle foto che vi mostriamo in questo articolo, tutte a cura del Maestro Sandro Silanus, potete vedere le parti interne dell’organo.
Lo strumento è stato pensato per essere collocato dentro una cella muraria. Questa sua posizione ha contribuito notevolmente al suo degrado in quanto il vano motore è in un ambiente chiuso ed umido: di conseguenza l’aria umida viene introdotta direttamente nello strumento con conseguente danneggiamento dei somieri e delle stesse canne. Il tarlo ed i suoi oltre 60 anni di vita hanno fatto il resto. Anche le trasmissioni sono ormai compromesse a causa delle ossidazioni.
Proprio a causa delle sue precarie condizioni, per restituirlo alla comunità e non vedere disperso un potenziale così importante per il territorio, necessita di un attento intervento di restauro, che prevede il posizionamento della consolle su pedana mobile giù in chiesa ed il posizionamento della parte fonica nella cantoria, con costruzione di una cassa contenitiva, dove ora è posizionata la consolle.
Come potete immaginare, i costi per il ripristino di uno strumento di questo tipo sono altissimi. Per questo motivo il Coro Polifonico Sangavinese, sotto la guida del Maestro Sandro Silanus, organizza un concerto gratuito per far conoscere a tutta la cittadinanza la storia dell’organo Tamburini e illustrare il progetto di crowdfounding per il restauro.
L’appuntamento è fissato per sabato 2 marzo 2019 alle ore 18:30 nella splendida cornice del Teatro Comunale di San Gavino Monreale.
L’ingresso sarà gratuito e aperto a tutti, con la possibilità di lasciare un’offerta libera in un’apposita cassetta. Sarà il primo piccolo passo per restituire un gioiello alla comunità.
Si invita la popolazione sangavinese ad un’ampia partecipazione e condivisione.