Elezioni regionali: le richieste delle imprese artigiane del Sud Sardegna. I piccoli imprenditori riuniti a Cagliari per chiedere interventi urgenti su burocrazia e riorganizzazione amministrazione regionale. Murgianu e Spada (Confartigianato Sud Sardegna): “Ecco la linea del mondo produttivo per Presidente e i futuri Consiglieri”.
Sono la pesante burocrazia che rallenta, o ferma, la macchina amministrativa regionale, gli insufficienti finanziamenti alle imprese, ritenuti l’indispensabile “benzina” per il sistema produttivo, ma anche l’annosa carenza infrastrutturale e l’irrisolta questione della continuità territoriale merci, le principali problematiche che ostacolano la ripresa del comparto artigiano del Sud Sardegna.
Lo ha voluto mettere nero su bianco, su un documento che verrà divulgato nei prossimi giorni, ieri sera a Cagliari, una rappresentanza dei 13.406 artigiani del Sud Sardegna che nel territorio offrono lavoro a 25.485 occupati.
Durante un’assemblea organizzata da Confartigianato Imprese Sardegna e Confartigianato Sud Sardegna, gli imprenditori hanno definito le priorità artigiane da sottoporre, attraverso il “Rating Sardegna 2019-2023”, ai candidati in vista del rinnovo del Consiglio Regionale. Tra gli argomenti ritenuti indispensabili al settore anche il credito, la competitività, il lavoro e la formazione, il territorio e l’ambiente, la riforma dell’Artigianato e l’energia.
“Abbiamo voluto chiedere a nostri colleghi artigiani del Sud Sardegna quali fossero le richieste per un reale sviluppo del comparto – ha affermato Luca Murgianu, Presidente di Confartigianato Sud Sardegna – questo per presentare noi il programma ai candidati e non viceversa. Sarà, quindi, il sistema produttivo dei piccoli imprenditori a indicare al futuro Presidente e ai futuri Consiglieri, in modo chiaro e verificabile, le azioni da perseguire per uno sviluppo reale e concreto del settore”.
L’Associazione Artigiana, in un documento che comprenderà le richieste di tutte le aree produttive della Sardegna, presenterà ai futuri Amministratori Regionali le azioni da compiersi nella prossima legislatura.
“Gli artigiani – ha invece sottolineato Pietro Paolo Spada, Segretario Provinciale di Confartigianato Sud Sardegna – credono fortemente in questo nuovo modo di rapportarsi con la politica ovvero quello di passare dall’essere “parte passiva” del sistema di Governo, a finalmente “parte attiva””.
Con lo strumento del Rating, durante tutto il prossimo quinquennio, le imprese avranno uno strumento utile per valutare la qualità dell’impegno della Politica sarda rispetto alle necessità del Sistema Artigiano della Sardegna.
Gli incontri con gli artigiani proseguiranno nei prossimi giorni con gli incontri di Oristano e Sassari.