Siamo arrivati all’ultimo giorno dell’anno, e come sempre è tempo di bilanci e buoni propositi. La nostra Redazione ha ricevuto una tradizionale lettera di fine anno, scritta in questo 31 dicembre 2018 da Stefano Altea, avvocato sangavinese in corsa per le Elezioni Regionali del 2019.
Capodanno ha sempre rappresentato per me un particolare periodo dell’anno in cui fermarmi per riflettere su quanto fatto e fissare nuovi propositi che mi consentano sia di crescere come individuo che di contribuire al miglioramento della realtà in cui vivo. A prescindere dagli aspetti personali e professionali, vorrei condividere un primo bilancio di quanto questa esperienza “politica” mi sta trasmettendo e quali sono i miei propositi per portare avanti questo progetto.
La prima considerazione che mi sento di fare è che ho scoperto quanto io sia orgoglioso di essere sardo e soprattutto delle mie origini campidanesi. So quanto questa affermazione possa apparire di circostanza, ma è davvero il prodotto di conversazioni recenti con tante persone che vivono nel nostro territorio.
Il Medio Campidano è una miniera inesauribile di belle persone che amano il loro paese e desiderano farlo crescere e rifiorire. Dal giovane villacidrese Eugenio, che decide di investire nell’agricoltura, al signor Claudio di Gonnosfanadiga, appassionato di archeologia, che cura amorevolmente un tempio a megaron, passando dal giovane regista arburese Fabrizio, Giorgio il ricercatore sangavinese, la neo dottoressa Sonia di Segariu, Mauro e Marcello ristoratori di Sardara, fino ad Alice e Marcella, che a Guspini e Sanluri decidono di investire nella loro impresa. Senza contare gli amministratori locali, come Alberto, Andrea, Antonio, Nicola, Riccardo, Roberto, Maria Teresa, Veneranda (solo per citarne alcuni), che mi hanno fatto capire quanto si debba essere orgogliosi di fare politica quando lo spirito è quello di servire la collettività.
Sono quindi convinto che la mia volontà di mettere a disposizione le mie competenze per il bene del territorio sia qualcosa da confermare con gioia e orgoglio.
Il Medio Campidano deve assolutamente sviluppare le proprie potenzialità e la politica deve favorirne in tutti i modi la crescita e lo sviluppo. La professionalizzazione dell’agricoltura e la valorizzazione del turismo – culturale e balneare – sono solo alcune delle misure che possono realmente permettere al nostro territorio di risorgere.
Il mio auspicio per questo nuovo anno è che tutti possiate scoprire, riscoprire o semplicemente rafforzare l’orgoglio e la fierezza di abitare in questa bella “provincia”. Solo così e insieme a tutti i bravi amministratori che già lavorano per questo, si potrà realizzare il sogno di vedere il Medio Campidano non più come fanalino di coda nelle statistiche sullo sviluppo, ma come esempio positivo di una crescita condivisa, in cui l’impegno che gli amministratori e i cittadini già profondono sia messo a sistema per lo sviluppo di questo bel territorio e di questa grande comunità.