Qualcuno sicuramente si ricorderà dei lontani tempi in cui gli allibratori appuntavano le scommesse su un pezzo di carta e raccoglievano i soldi alla mano. Si tratta di una scena a cui si poteva assistere all’interno degli ippodromi, dove gli appassionati si affollavano al botteghino fino a poco prima dello start.
Si pensi che, fino al 1998, in Italia si poteva scommettere solamente sulle corse ippiche e sul Totocalcio. La vera svolta nel settore risale ai campionati mondiali di calcio di Francia ’98, quando alcune agenzie di scommesse offrirono al pubblico delle quote relative ad alcuni eventi del torneo.
Quel momento segnò il punto di trasformazione della cultura italiana del betting.
Da allora, le possibilità che si sono aperte sono state pressoché infinite, complici i grandi capitali raccolti, ma anche il calo di interesse verso il Totocalcio, messo in ombra dalle variegate offerte dei bookmaker.
L’evoluzione del settore ha subito la vera svolta quando è stato introdotto l’obbligo di possedere una specifica licenza per l’erogazione dei giochi a distanza, rilasciata dall’Agenzia dei Monopoli di Stato (ADM).
All’evoluzione del settore è seguita una diffusione capillare sul territorio di agenzie e punti scommessa: in circa due o tre decenni, il numero delle agenzie aperte sul suolo nazionale ha raggiunto le 14.000 unità.
Ma i veri numeri e le cifre da capogiro sono arrivati a braccetto con internet. É difficile dire se sia stata la domanda a far si che l’offerta fosse così ricca, o se quest’ultima si sia sviluppata in risposta ad una crescente domanda.
I numeri del settore
Prendendo in considerazione solo il segmento del gaming online, possiamo affermare che il 2017 è stato tendenzialmente molto simile agli anni precedenti. Se, nel 2016, i soldi spesi dagli italiani sui portali di gioco avevano superato il miliardo di euro, mostrando una crescita di quasi il 24% rispetto all’anno precedente (200 milioni), il 2017 ha assistito ad un calo di tale incremento, con + 22% sui dodici mesi precedenti.
Quale segmento traina il gambling in Italia?
Il segmento che mostra una maggiore rilevanza è sicuramente quello che interessa i casinò games, il cui comparto ha registrato una spesa pari a circa il 48% del complessivo online, ovvero poco meno 460 milioni di euro, complice la sempre più sicura e variegata offerta degli operatori legali.
Le scommesse online hanno invece generato il 40% del totale del settore.
Tra tutti, le slot virtuali trainano il settore (+35%), seguite dalla roulette e dalle sue declinazioni (+21%).
Il poker sembra interessare meno il popolo italiano, con una raccolta pari al 2% nel segmento torneo e del 15% nel cash (132 milioni). 100 milioni è stata invece la spesa relativa al lotto, lotterie varie, skill games e virtual betting, un + 20% rispetto al 2015.
Ma chi è esattamente lo scommettitore medio italiano?
In termini di distribuzione sul territorio, non vi sono molti cambiamenti rispetto agli anni passati: la maggior parte delle scommesse è concentrato nel Sud Italia, nelle isole e poco meno di un terzo nel Centro e nel restante Nord Italia.
Il giocatore tipo è per l’80% maschio, mentre il numero di scommettitrici è in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Un appassionato di scommesse su tre rientra solitamente in una fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni; uno su quattro ha tra i 35 e i 44 anni; il 17% di chi ama scommettere si trova tra i 45 e i 54 anni. Uno su cinque gioca con una media di una volta al mese, con una spesa annuale di circa 111 euro.
Quando il gioco sicuro è garantito dallo Stato
Se i numeri del gambling crescono è anche grazie alle maggiori garanzie di sicurezza fornite al pubblico direttamente dallo stato italiano. Come abbiamo già accennato, i casinò online ADM sono autorizzati ad operare sul territorio italiano grazie alla concessione di un’apposita licenza.
Dopo una serie di test, verifiche e monitoraggi, gli operatori di casinò che ottengono la licenza dai Monopoli dello Stato sono tenuti ad apporre il relativo sigillo sul proprio sito, come marchio di riconoscimento per tutti gli utenti che visitano il sito.
Il gioco d’azzardo è un monopolio dello Stato italiano, ragion per cui i siti che portano il sigillo dei Monopoli sono per definizione i più sicuri su cui versare il proprio denaro.
L’ADM svolge un’azione di controllo nei confronti dei gestori di giochi a distanza, verificando che tutte le direttive imposte dallo Stato siano osservate. In caso contrario, le sanzioni previste sono molto salate.
Gli stessi operatori di casinò regolarmente autorizzati hanno interesse ad erogare un servizio di qualità ai propri clienti, che rispetti gli standard di sicurezza più elevati. Anche per questo, in Italia, il gioco d’azzardo online è affidabile e garantito.