Prosegue il viaggio delle Strade dello Zafferano Dop di Sardegna nei paesi produttori della prelibata spezia che hanno unito le forze per promuovere in maniera unitaria il prodotto. Il Consorzio Sa Corona Arrùbia, infatti, ha ideato e realizzato un progetto di valorizzazione del territorio che corre lungo il filo rosso dello zafferano Dop.
Tappa dopo tappa, i visitatori possono conoscere e apprezzare non solo le produzioni locali, ma anche le tradizioni, la storia, i territori e la cultura di tre paesi alleati: Turri (Comune capofila), San Gavino e Villanovafranca. Una ricca serie di eventi che accompagnano il periodo della raccolta e preparazione dello zafferano guida i visitatori in un percorso emozionale tra i colori della terra e dei fiori, i profumi e il gusto della tavola, la musica, l’arte, le tradizioni e lo sport.
Dopo Villanovafranca che ha aperto le porte delle case, dei luoghi simbolo del paese ai visitatori facendo conoscere una ricca storia legata allo zafferano, la seconda tappa è stata San Gavino sabato e domenica scorsa.
Ad attirare un folto pubblico da tutto il circondario, complice il tempo clemente, è stata la promozione de Sa Corona Arrùbia e un ricco programma di eventi che ha dato spazio ai Murales (con il tour a cura dell’associazione culturale Skizzo), alle degustazioni, all’annullo filatelico, alle mostre, ai laboratori senza dimenticare la visita dei campi in fiore.
Una vetrina voluta per i tre paesi partner che non valorizza solo lo zafferano, punta di diamante dell’agroalimentare locale, ma anche le produzioni e l’artigianato: a San Gavino, infatti, erano presenti oltre 80 espositori. “E’ anche grazie ai nostri due Comuni partner che questa edizione, baciata da un clima particolarmente favorevole, è stata un successo strepitoso in termini affluenza di pubblico e di coinvolgimento, profilandosi come la migliore da molti anni a questa parte. Questo ha creato un importante indotto economico per gli esercizi pubblici sangavinesi”, commenta il sindaco di San Gavino Carlo Tomasi.
“Il secondo anno con la rete dei Comuni Le Strade dello Zafferano lo possiamo definire soddisfacente in tutti i sensi”, osserva l’assessore comunale Nicola Ennas. San Gavino ha proposto i suoi luoghi simbolo (Casa Mereu, Corte Apertas, Piazza Mercato Civico, Casa Ennas, Piazza Resistenza, Casa “Dona Maxima” Museo Etnografico e Piazza Marconi) e la storica tradizione dello zafferano l’ha fatta a padrone arricchita da interessanti novità: per le strade la musica ha accompagnato i visitatori tra gli spazi espositivi con un insolito sottofondo di note diffuse nell’aria. Merito di una serie di musicisti che, con strumenti propri della musica classica, hanno allietato con le loro esibizioni gli eventi, tra piazze e strade. Fondamentale poi il lavoro sinergico di associazioni locali e proloco, produttori e privati “Possiamo affermare – precisa Ennas- di aver interpretato il progetto in termini culturali, artistici, turistici, ed enogastronomici”. E aggiunge: “L’annullo filatelico delle Poste Italiane è stato apprezzato e rimarrà un prezioso ricordo di questa edizione che sancisce l’unione di un territorio legato al fiore viola”.
L’unione di intenti è proprio il punto di forza del progetto del Consorzio Turistico Sa Corona Arrubia che mira a rappresentare il prodotto con un’attenzione alle comunità e ai tratti identitari del territorio. “Ci concentriamo sulla rappresentazione genuina del prodotto, sulle emozioni, sui paesaggi urbani autentici, sulle persone che aprono la casa per soddisfare il desiderio di conoscenza”, afferma il presidente Francesco Sanna. “Il consorzio Sa Corona Arrùbia con le Strade dello Zafferano si è fatto interprete di questi temi . Vogliamo rendere unici questi momenti”. Strade dello Zafferano non finisce qui: va ancora avanti per raggiungere Turri e chiudere in bellezza il 18 novembre la manifestazione itinerante sul filo dell’oro rosso di Sardegna.