La risonanza magnetica è uno di quegli esami diagnostici a cui spesso non ci si sottopone volentieri. Il problema più frequente è la sua durata, in particolare perché si era obbligati a restare chiusi in un tubo stretto con fastidiosi rumori in sottofondo. Utilizzare le cuffie aiuta, ma non risolve certo il problema. Per questo in alcuni ospedali e centri radiologici è possibile decidere di prenotare una risonanza magnetica aperta che permette di non cedere all’ansia e alla paura, ma di avere risultati ottimali e affidabili esattamente come permette la vecchia risonanza chiusa. La differenza tra la struttura pubblica e privata in questo contesto è legata ai tempi di attesa che nel primo caso possono arrivare oltre i sei mesi.
La RMN è un esame che si prenota sotto prescrizione medica e che si effettua per lo studio della colonna, del cranio, del midollo spinale, dell’apparato muscolo scheletrico e degli organi interni che senza le immagini dettagliate che questa tecnica permette sarebbe impossibile analizzare.
In Sardegna ci sono centri radiologici affidabili e seri, come Dimaraggi che permettono di sottoporsi a questo esame non invasivo, ma assolutamente il più efficace che può prevedere anche l’impiego del liquido di contrasto. Sarà il proprio medico a decidere e capire quale procedura sarà la migliore per ogni singolo caso.
I vantaggi della risonanza magnetica aperta sono evidenti e hanno permesso a molte persone che prima della sua ideazione non ne volevano affatto sapere, di sottoporsi a un esame prezioso e in molti casi necessario.
Risonanza magnetica aperta: i pazienti che la preferiscono
La risonanza magnetica aperta sembra essere più facile da eseguire su determinate categorie di pazienti che fino a qualche tempo fa rappresentavano lo zoccolo duro. Quali? I bambini, gli anziani, i soggetti che soffrono di ansia, attacchi di panico e claustrofobia, insomma tutti quegli utenti che sarebbe stato difficile (in alcuni casi assolutamente impossibile) far entrare in un’apparecchiatura come quella della vecchia risonanza magnetica.
Oltre a pazienti che la preferiscono è importante parlare anche di quelli per cui non è adatta per varie ragioni. Non possono sottoporsi alla Rmn i portatori di pacemaker, di apparecchiature ferromagnetiche, di dispositivi ad attivazione magnetica come neurostimolatori ed elettrodi. Sono esclusi anche tutti quei pazienti che non sono certi della presenza sul corpo di clip magnetiche. In questo caso basterà informare il personale che saprà accertarsi della situazione prima di effettuare l’esame.
Risonanza magnetica aperta: se è urgente?
Quando si ha necessità di sottoporsi a una risonanza magnetica urgente è possibile rivolgersi al Servizio Sanitario Nazionale che in questo caso troverà un posto nonostante le lunghe liste di attesa, ma anche a un centro radiologico convenzionato in cui è possibile sostenere il costo del solo ticket sanitario. La scelta è dei singoli pazienti se si tratta di un caso urgente, ma se non si fa parte di questa categoria è spesso più conveniente prenotare direttamente in un centro specializzato se non si vuole attendere mesi, magari per un esame che viene fatto per prevenzione.