In occasione della tappa di Giovanni Impastato a San Gavino Monreale, per un incontro rivolto agli studenti, il paese si arricchisce di un nuovo murale dedicato a Peppino Impastato, giovane attivista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.
L’opera, realizzata da Paolo ‘Mamblo’ Mazzucco, già autore di diverse opere sparse per il paese, si trova in via Mazzini, vicino all’incrocio con viale Rinascita.
Nato da un’idea di ANPI Medio Campidano e del Liceo Lussu-Marconi di San Gavino Monreale, riporta alcune parole di un pensiero di Peppino Impastato, che vi riproponiamo per esteso.
«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».