Una presa in carico globale che accompagni i pazienti oncologici con malattia in stadio avanzato sul territorio, in continuità con la struttura oncologica ospedaliera e garantisca un approccio integrato fra i trattamenti antitumorali e le cure palliative precoci.
Le chiamano cure simultanee in Oncologia e sono il fulcro del progetto della Ats Assl di Sanluri che prevede la creazione di una rete di cure simultanee ospedale-territorio coordinata dalla Struttura semplice dipartimentale di Oncologia dell’ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino.
Il progetto prevede l’attivazione di ambulatori a gestione infermieristica nei diversi poliambulatori e Case della salute del territorio dell’Area socio sanitaria locale di Sanluri. Il progetto pilota è partito dalla Casa della Salute di Villacidro in via Guido Rossa a luglio 2018. L’accesso agli ambulatori territoriali è dedicato esclusivamente ai pazienti che sono seguiti dall’Oncologia dell’ospedale di San Gavino.
“L’iniziativa è supportata con forza dalla direzione della Assl di Sanluri perché si muove nella logica dell’andare verso i pazienti, del prendersi cura nel senso più ampio del termine, andando incontro alle esigenze dei malati e delle loro famiglie”, spiega il direttore di Ats Assl Sanluri Antonio Onnis. Un’operazione che si riesce a fare senza costi aggiuntivi. “Si utilizzano le professionalità degli ambulatori infermieristici già esistenti, ci avvaliamo di una risorsa che esiste già per una attività più specialistica, quella rivolta ai pazienti oncologici”, precisa Giulia Gramignano, responsabile dell’Oncologia dell’ospedale di San Gavino. “Il personale è stato inserito in un percorso di formazione e aggiornamento finalizzato alla acquisizione di specifiche conoscenze relative alle problematiche assistenziali del paziente oncologico. Sulla base dei dati relativi all’attività del 2017 si stima che nell’arco di un anno i pazienti che potrebbero beneficiare di cure simultanee territoriali potranno essere circa duecento”. Un lavoro nato grazie alla collaborazione con il servizio delle professioni sanitarie, afferma ancora Onnis, “un elemento fondamentale, anche a testimonianza del livello di qualità delle attività infermieristiche nel territorio”.
Nell’ambulatorio di cure simultanee si svolgono prelievi e terapie di supporto, come idratazioni, supporti nutrizionali, terapie mediche endovena, gestione di cateteri venosi centrali, rimozione degli elastomeri al termine dei trattamenti chemioterapici, medicazioni, gestione di vari presidi cateteri vescicali, stomie. In autunno si procederà con l’attivazione degli ambulatori in altre strutture territoriali: Sanluri e Guspini. Pur essendo un progetto strutturato per pazienti in stadio avanzato, possono beneficiare dell’offerta assistenziale anche pazienti che praticano terapia oncologiche con intento curativo e necessitano di prestazioni utili al percorso di cura.
Le cure simultanee in Oncologia sono un metodo di presa in carico dei pazienti relativamente recente, raccomandato da Asco, l’associazione degli oncologi americani ed Esmo, quella degli oncologi europei e definito dall’Associazione italiana di oncologica medica nel 2013. Queste cure sono considerate oggi il paradigma della migliore assistenza per il malato oncologico in fase avanzata o metastatica che permette di migliorare la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari e inoltre riduce il rischio di complicanze legate ai trattamenti oncologici e all’evoluzione della malattia. A livello italiano sono ancora pochi i centri che offrono questa possibilità, con l’Istituto oncologico veneto guidato da Vittorina Zagonel in prima fila.
La Struttura semplice dipartimentale di Oncologia dell’ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino fin dalla sua istituzione ha, tra le principali finalità, la presa in carico globale del paziente oncologico e punta a un approccio multidisciplinare attraverso le figure del medico oncologo, infermiere, assistente sociale e psicologo. Inoltre particolare attenzione è da sempre posta nella gestione dei sintomi correlati alla malattia come la cachessia neoplastica, l’astenia, problematiche nutrizionali e terapia del dolore sia in ospedale, che attraverso la pianificazione di interventi integrati con le cure domiciliari. Il servizio di cure simultanee si ripercuote positivamente sull’efficienza e l’efficacia delle cure in termini di riduzione del carico assistenziale ospedaliero; riduzione dei ricoveri ospedalieri inappropriati e degli accessi al pronto soccorso, riduzione dei costi correlati alle cure per le famiglie e le amministrazioni locali.