Il turismo in Sardegna va destagionalizzato, oltre le coste c’è tanto altro da vedere. Il nostro territorio tra MedioCampidano e Marmilla ha tantissime ricchezze da valorizzare, un dato di fatto di cui tutti ne siamo estremamente consapevoli.
San Gavino e territorio ha tanto da far conoscere, talvolta però la valorizzazione è scarsa: di questi tempi è difficile vivere solo di cultura, serve tanto altro. Servono idee nuove ed innovative serve scommettere su un territorio ricco di tradizioni, enogastronomia e belle cose da vedere. Una scommessa differente rispetto a quelle proposte da titanbet bonus.
Innovare la proposta turistica è necessario ed allora già da qualche giorno è visitabile nei pressi della reggia nuragica di Barumini è possibile ammirare Nuragica una mostra della Sardegna nuragica in versione tridimensionale. Una esperienza di turismo completamente differente da ciò che siamo abituati a conoscere e vedere nelle mostre a tema archeologico.
Anche noi abbiamo necessità di turismo 4.0: non più classiche proposte ma valore aggiunto da far conoscere a chi viene in vacanze nel territorio e, poter avere un flusso turistico differenziato e destagionalizzato passa anche da queste idee innovative e differenti.
Una Sardegna da vivere tutto l’anno è estremamente possibile e realizzabile: osservando San Gavino e paraggi ci rendiamo conto un po’ tutti delle nostre ricchezze poco valorizzate sebbene siamo ancora lontani dall’entrare in modalità vincente nel turismo 4.0 anche se ci si tenta, valido esempio è la mappa dei murales di San Gavino.
La mappa dei murales di San Gavino è importante ed interessante: noi siamo abituati a camminare per le vie del nostro paese ed ammirare le forme artistiche di street art tutte molto belle ma è anche vero che se non si è del luogo è difficile sapere dove poter ammirare le opere murarie degli artisti contemporanei che hanno colorato luoghi, piazze, mura e recinzioni.
Bella da scoprire la Casa Dona Maxima, casa antica completamente fruibile un tempo appartenuta ai conti Orrù, questo piccolo museo locale è un gioiellino da far conoscere a chi non è del luogo e vuole scoprire architettura, usi e costumi di un passato agrario del nostro territorio.
Impossibile poi non ricordare il vicino Castello di Sanluri e la storia della giudichessa Eleonora d’Arborea, un medioevo tutto sardo diverso da quello che generalmente è noto ai più.
Sempre a breve distanza da San Gavino c’è la nota reggia nuragica di Barumini, sito Unesco da oltre 20 anni da vedere per conoscere la storia antica e remota della nostra isola.
E’ proprio vicino al complesso nuragico che si può ammirare una delle più importanti mostre tridimensionali della storia della Sardegna. Una proposta interessante che potrà essere potenzialmente replicata per le altre epoche storiche della nostra isola.