Una lettera giunta alla nostra Redazione da parte di Alberto Casu, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Gavino Monreale, che intende sollevare numerose precisazioni rispetto all’intervista a Valentino Meloni, a firma di Simone Spada, apparsa qualche giorno fa sul nostro sito.
In riferimento all’intervista del 15 giugno all’esponente locale della Lega Valentino Meloni comparsa su “San Gavino Monreale . Net”, il sottoscritto Alberto Casu, Assessore alle Politiche Sociali, desidera precisare quanto segue rispetto alle affermazioni relative all’area di competenza.
Non risulta vero che i figli dei dipendenti pubblici accedano ai nidi gratuitamente. Il Comune gestisce un micronido interaziendale in cui i dipendenti comunali e della ASSL hanno semplicemente una priorità d’iscrizione. Pertanto il costo della retta e gli sconti per eventuali contributi di supporto sono indirizzati a tutti i richiedenti e non si è mai verificato alcun problema di esclusione, con famiglie rimaste fuori dalle liste.
Per quanto riguarda, invece, le affermazioni circa il “solo a dare alloggio agli immigrati”, è necessario scindere l’azione di supporto alla esigenza abitativa a San Gavino Monreale rispetto allo S.P.R.A.R. L’assegnazione di alloggi è in capo all’Agenzia Regionale (AREA): su 80 assegnatari 79 sono nati a San Gavino Monreale, mentre l’unico restante è residente storico del nostro paese da decenni.
Questa Amministrazione ha assegnato inoltre due alloggi comunali a famiglie presenti in una vecchia graduatoria del Servizio Sociale e anche queste sono sangavinesi.
In merito allo S.P.R.A.R. (istituito in tutta Italia con l’articolo 32 della Legge 189/2022, meglio nota come “Bossi-Fini”), la nostra Maggioranza ha approvato con convinzione un percorso di accoglienza regolamentata, ragionevole e sostenibile: su una popolazione di circa 8.600 abitanti l’accoglienza è garantita per un numero massimo di 17 migranti, per la cui gestione si ricevono fondi europei vincolati a quello specifico utilizzo e pari alla somma di € 600.000 nel corso di un triennio. Aggiungo che tramite le Politiche Sociali vengono erogati contributi e rimborsi alle famiglie sangavinesi o comunque residenti per circa 3 milioni di euro.
Per quanto riguarda la Città dei Giovani, informo che apre tutte le settimane e si avvale di tecnici e figure professionali specializzate. Per l’apertura e l’acquisto di strumentazione si impegnano ogni anno € 10.000. L’unica criticità presente è rappresentata dalla continua richiesta di utilizzo da parte di persone di età superiore ai 29 anni consentiti. Questo limite è legato al vincolo dato proprio dal finanziamento citato nell’intervista.