È stata chiamata senza un eccessivo sforzo di immaginazione la legge taglia slot visto che si fa riferimento ad una normativa introdotta per limitare di molto il numero di slot machine ed altri apparecchi di gioco nelle principali città italiane.
Per la precisione sarebbe meglio dire nei luoghi sensibili delle principali città italiane, perché questo prevede la normativa: la legge risale allo scorso settembre 2017 ed è andata a prevedere il taglio di slot machine fisiche presenti sul territorio portandole ad un massimo di 345 mila a dicembre 2017; per arrivare poi a 265mila ad aprile 2018.
Una sorta di cura dimagrante prevista dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che prevedeva, nero su bianco, proprio la riduzione di almeno il 15% entro il 31 dicembre; e di un ulteriore taglio entro il 30 aprile 2018 “fino al raggiungimento di una riduzione complessiva in misura pari ad almeno il 34,9 percento del numero di nulla osta di cui risulta intestatario alla data del 31 dicembre 2016.”
Una sostanziale riduzione che ha aperto ancor più le porte al mercato delle slot machine online; è in rete che si è spostata, da tempo, una buona parte dei giocatori d’azzardo. Si parla in particolare di fruitori di slot machine che ormai possono fare affidamento su tecnologie di ultima generazione, con le quali l’esperienza di gioco è assolutamente simile a quella di un vero tavolo verde; oltre che su maggior sicurezza rispetto ad un tempo, visto che oggi il gioco online è stato ampiamente regolamentato e utilizzare un portale di un operatore autorizzato dai Monopoli di Stato può essere anche più sicuro rispetto ad una slot machine fisica.
Una legge, quella nazionale, che prevede il taglio alle slot e ne vieta la presenza a meno di 500 metri di distanza ad luoghi sensibili come scuole, chiese, centri culturali, associazioni di anziani ecc.. e anche qui il tutto rientra nell’ottica di una riduzione sostanziale di questi strumenti e nella lotta al gioco con approccio fisico.
Tutte tendenze che come detto contribuiscono a far andare a gonfie vele il mercato della rete, se si pensa che nel 2017 si è arrivati ad un trend di crescita del +22% per un valore complessivo, quello del gioco d’azzardo in rete, attestabile su una cifra di 1,2 miliardi di euro. E se si proseguirà su questa strada, prima o poi la gran parte del gioco d’azzardo si sposterà in rete a discapito del mondo reale.