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Programmazione territoriale, avviato il progetto Terre del Campidano

Programmazione territoriale, avviato il progetto terre del Campidano. Paci: unire le forze prima regola per raggiungere risultati

“Stiamo investendo moltissimo sui territori, perché riteniamo fondamentale che ognuno porti il suo valore aggiunto all’economia regionale, con i suoi punti di forza, le specialità e le caratteristiche uniche. Nella nostra programmazione territoriale vogliamo progetti esclusivi perché nati da territori con caratteristiche esclusive, con l’impegno di tutte le istituzioni e l’irrinunciabile contributo delle imprese.”

Programmazione territoriale, avviato il progetto terre del Campidano

La green economy fra tradizione e innovazione per rafforzare la competitività economica e sociale del Campidano. Punta sull’energia pulita, sull’ambiente, sullo sviluppo sostenibile il progetto presentato questo pomeriggio nell’ambito della programmazione territoriale all’assessore Raffaele Paci dall’Unione dei Comuni Terre del Campidano, 6 Comuni (Pabillonis, Samassi, San Gavino Monreale, Sardara, Serramanna e Serrenti) e poco meno di 35mila abitanti. L’incontro, che ha dato l’avvio al tavolo negoziale con la Regione e che porterà poi alla firma e al finanziamento del progetto, è stato organizzato nella sede Civis di San Gavino, con il sindaco Carlo Tomasi e il presidente dell’Unione dei Comuni Mauro Tiddia, alla presenza di consiglieri regionali, imprenditori e sindacati.

PACI, LA SARDEGNA HA TUTTE LE CARTE IN REGOLA PER FARCELA – “Oggi inizia un percorso importante, e bisogna fare in fretta per dare risposte concrete nel minor tempo possibile”, sottolinea l’assessore Paci. “Allora, soprattutto in un territorio così piccolo dove il termalismo può davvero fare la differenza, bisogna unire le forze, fare rete, creare sinergia e ampliare gli orizzonti per offrire prodotti esclusivi, marchi fortemente identitari e soprattutto riconoscibili in Italia e all’estero. Stiamo investendo moltissimo sui territori, perché riteniamo fondamentale che ognuno porti il suo valore aggiunto all’economia regionale, con i suoi punti di forza, le specialità e le caratteristiche uniche. Nella nostra programmazione territoriale vogliamo progetti esclusivi perché nati da territori con caratteristiche esclusive, con l’impegno di tutte le istituzioni e l’irrinunciabile contributo delle imprese. Progetti di ampio respiro e di grande coinvolgimento. Le regole sono poche e chiare: la proposta può essere fatta almeno da una Unione e non da un unico Comune, meglio ancora se più Unioni si alleano per allargare il territorio coinvolto; devono essere necessariamente coinvolti i privati; i progetti devono arrivare dal basso e, una volta firmata la convenzione, essere realizzati entro 36 mesi. Da parte nostra – conclude Paci – c’è la assoluta garanzia che i progetti, una volta approvati, saranno realmente finanziati. In Sardegna abbiamo tutte le caratteristiche per farcela, dall’ambiente al capitale sociale e umano fino alle istituzioni, che funzionano: allora dobbiamo diventare padroni del nostro destino e superare le divisioni per innescare un processo di sviluppo che parta dai territori ma coinvolga tutta la regione”.

I CONTENUTI DEL PROGETTO – Sono quattro le assi portanti del progetto: rafforzare e qualificare il capitale umano (formazione specializzata sulle esigenze del mercato e orientata al recupero delle professionalità tradizionali, un polo di ricerca nei temi agrifood, energia, salute e benessere); valorizzare il territorio per generare reddito e occupazione(turismo alternativo che punta su benessere, enogastronomia, percorsi archeologico-culturale); favorire la governance e il controllo del territorio, con una cabina di regia che rafforzi la capacità amministrativa e istituzionale della struttura dell’Unione e, infine, migliorare la rete di infrastrutture e servizi con piste ciclabili e un piano territoriale delle energie rinnovabili.

GLI INTERVENTI GIÀ FINANZIATI NELLA ZONA – A questo territorio, con le politiche messe in atto da questa Giunta, sono già stati destinati 12 milioni di euro. In particolare, 2,6 milioni per gli interventi di Iscol@, 8,5 milioni dal mutuo infrastrutture, 560mila euro per la manutenzione delle strade, 230mila euro per interventi di tipo culturale. A questo si sommano un milione e mezzo per la rete ciclabile regionale con ricadute sul territorio.

IL PUNTO SULLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE – Otto i progetti già chiusi e finanziati, 12 quelli in fase negoziale con la Regione, 4 quelli in partenza. Quasi il 90% dei Comuni aventi diritto (dunque non coinvolti in altri programmi specifici di rilancio) è coinvolto nella programmazione territoriale della Regione che, avviata nel 2015, mette 350 milioni di euro a disposizione dei territori.

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