A poco più di ottant’anni dalla morte, nel Comune di San Gavino Monreale e stato disposto un progetto per l’intitolazione di una piazza ad Antonio Gramsci: si tratta di una iniziativa denominata “Una piazza per Gramsci“, firmata con la collaborazione della Commissione Pari Opportunità, dell’Istituto “Marconi-Lussu”, e dell’ANPI del Medio Campidano. Per tutto il mese di aprile una serie di attività hanno coinvolto gli studenti dei licei e alcune associazioni locali che si sono adoperate per garantire tocchi intellettuali e di colore, in modo che dessero alla piazza una sua precisa identità.
Dal 9 aprile, i ragazzi dei licei scientifico, linguistico e pedagogico sono stati impegnati in un laboratorio d’arte col supporto del gruppo “Amici di Francesco Del Casino”, che fa riferimento al noto pittore senese ormai adottato dalla comunità di Orgosolo dopo anni di prestazioni artistiche di alto livello. Sul percorso in cemento della piazza, gli studenti hanno riportato con la vernice alcune delle frasi più significative del pensatore sardo, scelte dagli studenti con l’aiuto dei loro professori. Le frasi si leggeranno percorrendo lo spazio, in un gioco estetico volto a fondere i due ingressi pedonali e realizzare un book crossing a cielo aperto. Al centro della piazza è prevista un’opera in ceramica realizzata e donata da Francesco Del Casino, che nel paese aveva già prodotto un murale dedicato alla Resistenza.
Nella giornata odierna invece è stato donato agli studenti un lungo ed interessante seminario sull’importanza della figura di Antonio Gramsci, soprattutto in relazione ai temi dell’istruzione, delle diseguaglianze, della lotta per la libertà e del valore degli insegnamenti lasciati alle future generazioni dal pensatore di Ales. A portare la propria esperienza all’interno del campo della resistenza e dei precetti impartiti da Gramsci ci ha pensato la medaglia d’oro al valore Pina Brizzi, oggi ultranovantenne ma che al tempo del periodo fascista si formò come staffetta al fianco dei partigiani. « La mia storia partigiana risale al mio primo giorno di scuola. Avevo 6 anni e fui esonerata dal fare ginnastica. Chiesi a mio padre il perché e lui mi rispose che non avrebbe mai voluto vedermi sfilare come una piccola italiana del Duce. Fu lui ad insegnarmi l’indipendenza e la libertà di pensiero, e grazie a lui ho potuto battermi al fianco dei partigiani ». La Brizzi ha raccontato le giornate a Carrara impegnata a salvare i disertori, il soccorso di una donna che la sfilò ad un gruppo di soldati tedeschi e da una morte certa, gli americani che non intervenirono per tempo ad aiutarli, la storia di un compagno che fingendosi scemo riuscì a salvare tante vite seppur perseguitato con l’olio di ricino.
L’iniziativa terminerà venerdì 27 aprile quando verrà inaugurata la piazza dedicata ad Antonio Gramsci: la popolazione potrà ammirare il lavoro compiuto dagli studenti e dagli artisti che si sono affaccendati in questa opera di sensibilizzazione su una figura così grande nella storia dell’Italia e della Sardegna.
Fonte: Vistanet