Nel pomeriggio di ieri, 23 marzo 2018, la Prof.ssa Valentina Grieco e i ragazzi dell’istituto “Marconi-Lussu” hanno lavorato di buona lena per dare una ripulita alla vecchia stazione di San Gavino Monreale. Questa si è successivamente trasformata in una suggestiva location per girare un cortometraggio che ha l’intenzione di riportare alla vita quegli ambienti, i quali hanno ospitato tante e diverse generazioni di un’umanità itinerante ed eterogenea, ripopolando i locali ferroviari dei “fantasmi” dei viaggiatori, rievocandone la memoria, le speranze, i sogni.
Prima di dar vita al progetto, la Prof.ssa Grieco, non essendo di San Gavino Monreale né del circondario, ha chiesto ai suoi alunni quale fosse il luogo che per i cittadini sangavinesi possedesse un valore affettivo particolarmente importante, quale spazio del paese occupasse di diritto una posizione preminente nel loro cuore e nel loro immaginario. La risposta unanime è stata: “La vecchia stazione”.
Ciò non fa che fornire ulteriore conferma alla convinzione diffusa che la vecchia stazione costituisca la memoria storica di San Gavino Monreale, rappresenti uno dei suoi simboli identitari per antonomasia e si distingua nello scenario urbano come struttura depositaria del passato e delle tradizioni locali.
Questa è la ragione per cui in questi giorni l’Amministrazione Comunale di San Gavino Monreale ha mostrato la massima disponibilità e collaborazione alla Prof.ssa Grieco, ma anche il motivo per cui, precedentemente, dal Comune si siano impegnati per ottenere da R.F.I. il comodato d’uso della vecchia stazione e delle sue pertinenze. Il ripristino e la riqualificazione degli spazi della vecchia stazione rispondono al più ampio e generale programma di recupero dell’attrattività che il nostro paese ha sempre esercitato nel Medio Campidano, di rinascita culturale, di rinnovamento dell’autostima della comunità residente, d’incentivazione della cittadinanza attiva.
In questo caso la cittadinanza attiva può aiutare l’Amministrazione nel percorso di riappropriazione fisica e socioculturale della vecchia stazione, condividendo un disegno comune in cui crediamo fermamente e in cui, evidentemente, credono con altrettanto vigore i nostri studenti. La riappropriazione, in senso lato, a cui si fa riferimento passa anche attraverso progetti artistici come il loro cortometraggio, attraverso la dimensione ludica, sociale e mediatica, che riattivano virtuosamente la memoria, il sentimento e l’interesse.
I piani dell’Amministrazione Comunale per la vecchia stazione sono molto ambiziosi e puntano al lunghissimo termine, ecco perché, nonostante oggettive difficoltà di natura burocratica ed economica, annunciamo che siamo in trattative per ottenere una proroga a vent’anni dell’attuale comodato d’uso da parte di R.F.I..