L’edizione 2018 del Carnevale Sangavinese rappresenta la XXVIa per questa grande manifestazione di cultura e intrattenimento, ma, ancora più importante, è la IIa da quando nel 2016 ha ottenuto il prestigiosissimo riconoscimento di carnevale storico da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, un titolo di portata nazionale che rende onore alla pluridecennale tradizione artistica dei cartapestai e dei carri allegorici, oltre a conferire lustro all’intera comunità locale.
Se con l’edizione 2017 avevamo dimostrato di voler imprimere una svolta e una definitiva inversione di rotta verso il recupero dei fasti del passato, ecco che quest’anno non esitiamo ad affermare che il percorso è ormai intrapreso con decisione, il cammino è ben tracciato e la rinascita del carnevale si fa sempre più evidente. Non si tratta più di un progetto o una mera aspirazione: l’opinione dei più, partecipanti e spettatori, è che l’obiettivo sia stato centrato, mettendo in scena un gran carnevale.
L’impegno in termini di pianificazione e organizzazione è stato speso innanzitutto nell’allestire un carnevale capace di coinvolgere tutte le fasce d’età, nel creare una dimensione familiare calorosa ed ospitale anche per i tantissimi visitatori, fossero questi figuranti, spettatori, gruppi in maschera, carristi o semplici curiosi, accorsi da molte parti della Sardegna. Vale la pena di ricordare, infatti, come San Gavino Monreale costituisca al giorno d’oggi di diritto una delle capitali del carnevale sardo, un punto di riferimento il cui richiamo supera abbondantemente i confini del Campidano.
Dietro forte richiesta popolare, un’altra scommessa che ci eravamo prefissati era l’estensione delle celebrazioni anche al martedì grasso. Siamo riusciti nell’intento, confezionando una giornata più intima e privata, con una sfilata suggellata dal rogo del nostro mitico simbolo locale, “Su Baballotti”. Tale giornata di chiusura del carnevale è certamente uno degli aspetti che desideriamo definire e potenziare meglio in futuro. Nondimeno, la dimensione prettamente familiare e raccolta che si è venuta a creare si è rivelata vincente, condividendo lo spirito del Carnevale Diocesano degli oratori e delle famiglie, celebrato il giovedì grasso e giunto con successo alla V a edizione.
Nonostante il tempo non sia stato esattamente idilliaco, il ricco programma del carnevale ha attratto un numero davvero cospicuo di persone, che hanno animato anche le vie del paese meno centrali. Dal “Carnevale dei bambini”, molti dei quali avevano frequentato i laboratori della cartapesta, al “Carnevale diocesano”, ugualmente dedicato ai più piccoli e ai loro genitori; dagli appuntamenti sportivi, quali il quadrangolare di calcio “Torneo Carnevale storico sangavinese” e il “Tennis in maschera”, al tour dei murales a bordo del trenino e accompagnati dalla guida rigorosamente in maschera; dalla grande sfilata di domenica 11 febbraio con gli splendidi carri allegorici provenienti da tutto il territorio, la cui qualità è stata giudicata dalla giuria all’altezza di quelli degli anni migliori, alla sfilata dal tono più locale di martedì 13 febbraio, conclusa con il suggestivo rogo de “Su Baballotti” nella piazza Marconi.
Al termine di questa allegra e spensierata sarabanda di sfilate, musiche, giochi, balli, canti, premiazioni e rinfreschi, i ringraziamenti sorgono spontanei e appaiono doverosi. Un posto di riguardo è certamente occupato dalla Pro Loco di San Gavino Monreale, che, per la prima volta coadiuvata dalla figura di un vero e proprio direttore artistico, ha svolto la funzione di braccio operativo ed organismo supervisore dell’Amministrazione Comunale, interpretandone in maniera puntuale e precisa gli obiettivi, coordinando tutte le attività da questa programmate. Esprimiamo poi la nostra gratitudine alla Protezione Civile e alle forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza richiesta: i Carabinieri supportati dalla Tenenza di Villacidro, la Polizia Municipale e i Barracelli di Villacidro. Ringraziamo le scuole primarie e l’Associazione Culturale Skizzo, che hanno reso possibile un progetto in cui l’Amministrazione crede fortemente, ovverosia i laboratori della cartapesta, occasione unica per trasmettere a 320 bambini le tradizioni artistiche nostrane e per dare vita all’insostituibile “Baballotti”. Siamo ugualmente riconoscenti all’intero staff organizzativo, ai dipendenti comunali coinvolti e alle associazioni di volontariato coordinate dalla Monreal Soccorso.
Infine, mi sia consentito per una volta rivolgere un ringraziamento particolare al Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Nicola Ennas, che ha realizzato un lavoro egregio prodigandosi e districandosi tra obiettive difficoltà di natura organizzativa e progettuale.
Semel in anno licet insanire
Il Sindaco
Carlo Tomasi